Sono queste le finalità di un patto di collaborazione siglato oggi dal presidente della Regione Toscana, Vannino Chiti e dal presidente del Coordinamento enti ausiliari Regione Toscana. La Regione promuoverà l'istituzione di un comitato tecnico-scientifico, nonché di gruppi di lavoro territoriali per le tossicodipendenze e le alcooldipendenze. Quasi 12 mila persone accolte nelle strutture residenziali dall'avvio delle prime esperienze, alla fine degli anni '70, a tutto il 1997; 324 dipendenti e 993 volontari.
Sono questi i dati delle comunità terapeutiche che in Toscana lavorano sul terreno delle tossicodipendenze, dell'emarginazione e del disagio giovanile. Una presenza che la Regione Toscana ha voluto riconoscere con la legge 54 del 1993, che istituì l'Albo regionale degli Enti ausiliari, e con la loro aggregazione nel Ceart. Nell'occasione sono stati anche forniti alcuni dati sia per il Sert che dei Ceart. Alla fine del 1997 gli utenti del Sert in Toscana erano 7.207, ovvero 20,5 ogni 10.000 abitanti.
In testa a questa classifica l'azienda sanitaria locale di Firenze con 1.503 utenti, seguita da Livorno con 943. I primi 6 mesi del 1998 hanno fatto registrare un incremento dell'afflusso ai Sert: al 15 giugno gli utenti erano infatti 5.792. Nel 1997, invece, i soggetti in carico alle comunità terapeutiche toscane con programmi residenziali sono stati 924; 324 invece in programmi semiresidenziali e 1.723 persone che, pur non inserite in programmi specifici, sono state interessati ad iniziative di aiuto.