Nei primi giorni di dicembre il Porcellino verrà rimosso da sotto la Loggia del Mercato Nuovo per essere trasferito nei laboratori dell'Opificio delle Pietre Dure dove l'aspetta un complesso restauro. Al suo posto verrà collocata una copia in bronzo della Fonderia Marinelli. Il Porcellino, erroneamente ritenuto da molti una copia di recente fattura, è invece una fusione originale di Pietro Tacca, celebre scultore del XVII secolo, che per ordine di Cosimo II realizzò tra il 1612 ed il 1630, a mo' di fontana, una rielaborazione della scultura romana del Cinghiale presente dal 1560 nelle collezioni granducali (ora agli Uffizi).
L'operazione di sostituzione, è stata decisa dopo una valutazione delle condizioni della statua, oggetto di continue "attenzioni" da parte di turisti e affezionati che hanno abraso vaste porzioni della superficie bronzea, compromettendone così anche la struttura. La rimozione e la sostituzione, autorizzata dalle due Soprintendenze, e finanziata dall'Assessorato alla Cultura, sarà coordinata dalle Belle Arti del Comune di Firenze. Dopo le operazioni di restauro, che dureranno all'incirca un anno, il Porcellino con la sua base ottocentesca e con ogni probabilità con la base originale, ora al Museo di San Marco, sarà esposto al Museo Firenze com'era.