Il consiglio regionale della Toscana ha approvato, all'unanimità, una mozione con la quale si chiede che la "Giunta attui tutte le iniziative, sia sul piano legislativo che per l'apertura di un dialogo con l'Enel, affinché sia garantita la ripresa dei lavori in numerosi cantieri, scongiurando l'ipotesi di cassa integrazione e i contenziosi aperti trovino adeguata soluzione". Per il capogruppo del Pds Vittorio Cioni: "L'Enel mette a rischio circa 500 posti di lavoro nelle ditte appaltatrici e può provocare problemi seri alla regione per cui occorre richiamare l'Enel a maggiore ragionevolezza".
Giuseppe Del Carlo, Ccd, ha affermato: "In Toscana è in atto una ristrutturazione selvaggia da parte dell'Enel e la giunta dovrebbe occuparsene, a cominciare da una comunicazione sul ruolo dell'ente elettrico nella nostra regione". L'assemblea ha approvato una mozione sulla questione della vertenza nei confronti dell'Eni nell'area delle Colline Metallifere con il voto favorevole della maggioranza, l'astensione del Polo ed il voto contrario di Rifondazione comunista. La mozione auspica: "Che il confronto con il governo produca sbocchi positivi per l'intera vertenza Eni che riguarda tutto il comprensorio delle Colline Metallifere, sia relativamente alle bonifiche, alla valorizzazione del territorio, alla non attivazione del cogeneratore di Scarlino, alla creazione di nuova occupazione sostenuta anche dal Patto territoriale predisposto dall'amministrazione provinciale di Grosseto".