Hanno approvato in Consiglio regionale una mozione che critica la Curia di Firenze per aver licenziato un'insegnante di religione perché incinta e non sposata. Dall'altra parte, invece, con voto contrario, Verdi, Ccd, Forza Italia, Ppi. Il consigliere del Pds Guido Sacconi si è astenuto, mentre il presidente della giunta Vannino Chiti non ha partecipato al voto. Il documento esprime "contrarietà per una scelta che discrimina un diritto fondamentale". Secondo Chiti "Sono negativi toni che non siano del presente come il laicismo esasperato o il dogmatismo clericale, frutti di un'altra stagione culturale".
Per il consigliere di An, Maurizio Bianconi, invece si tratta di: "Un fatto aberrante, un episodio grave che alle soglie del terzo millennio riporta all'anno Mille, con i tribunali della Santa Inquisizione". Il gruppo consiliare del Ppi ha emesso una nota nella quale rileva "La singolare convergenza sulla mozione di tracce di un anticlericalismo di maniera che pensavamo scomparso da un pezzo. Non è con un dogmatismo vecchio stile né con la superficialità delle piccole strumentalizzazioni su casi complessi che è possibile affrontare un moderno confronto fra soggetti che ritengano le diversità non un ostacolo ma una risorsa.
I guai di un certo integralismo laicista non sono certo minori di quelli prodotti da un dogmatismo clericale che, oltretutto, non abita in noi e nelle Curia fiorentina".