Il disavanzo regionale nel settore trasporti era di 150 miliardi di lire nel 1994 e di 50 nel 1997. Alle critiche dell'opposizione di centro destra alla politica regionale dei trasporti Chiti ha risposto ieri in Consiglio: "Non sono intenzioni, ma cantieri il quadruplicamento della Firenze-Bologna, i lavori sulla Due Mari, quelli della Pontremolese, dei porti e degli aeroporti. E' un fatto che anche prima del decreto Burlando, nonostante la prassi del rimborso a piè di lista alle aziende private del trasporto pubblico, siamo riusciti a risparmiare nel settore 100 miliardi in 3 anni, una percentuale che nessuna Regione italiana ha risparmiato".
Paolo Bartolozzi dell'UDR, ha commentato: "La giunta ha mancato l'obiettivo dell'integrazione tra il trasporto ferroviario locale e l'alta velocità e non è riuscita a obbligare le Ferrovie al rispetto degli impegni d'investimento in Toscana. Un fallimento è anche il progetto di terza corsia che sarà contestato dalle popolazioni interessate, preoccupate per l'impatto ambientale ed è folle proporre il pedaggio sulla Firenze-Pisa-Livorno". Giuseppe Del Carlo del Polo delle Libertà, ha criticato: "La Giunta per le scarse e inadeguate informazioni".
Critica anche Orietta Lunghi, della Federazione dei comunisti e delle comuniste: "Io, contraria alla scelta di affidare un settore così importante come il trasporto pubblico al libero mercato avrei molto più diritto del centro destra, favorevole al libero mercato, di chiedere le dimissioni di Barbini. Non lo faccio perché non avrei la forza per determinare, essendo sola".