Non ci riferiamo agli Uffizi, ma alla Regione Toscana. E' quanto infatti prevedono l'accordo con le organizzazioni sindacali e il piano occupazionale per il prossimo triennio che la Giunta ha approvato nella sua ultima riunione, su proposta dell'assessore all'Organizzazione e al personale, Paolo Giannarelli. "Un passaggio fondamentale -spiega l'assessore- nel rinnovamento della struttura regionale, in linea con quanto richiesto dai trasferimenti di competenze previsti dalla Legge Bassanini e dalla prevista riforma dei fondi strutturali dell'Unione europea.
La Regione del futuro avrà meno funzioni da gestire direttamente e più competenze in termini di legislazione, programmazione, controllo e valutazione dei risultati. Tutto questo significherà nuove professionalità, nuove procedure, nuovi modi di lavorare. La Toscana è una delle prime amministrazioni a muoversi in questo senso, sulla base di un'analisi accurata delle esigenze di organico e dei carichi di lavoro già avviata ad inizio 1997". Tra gli obiettivi fissati dal piano, la riduzione dei dirigenti di 36 unità e l'incremento delle attuali settime e ottave qualifiche di oltre 160 unità, con un contenimento delle qualifiche più basse.
Il personale regionale compreso tra la III e la VI qualifica ammonta al 61% degli occupati. Gli studi su strutture ad alto contenuto professionale fanno riferimento a percentuali a favore del personale direttivo. L'occupazione è prevista ridotta di 10 mila unità nel 2000. E sarà rispettato il vincolo relativo alla spesa per il personale.