Il 12 ed il 13 ottobre prossimi si svolgerà a Firenze un incontro fra i sindacati dei giornalisti del bacino del Mediterraneo. Nel 1997 quasi venti giornalisti turchi sono stati torturati in prigione. Più di 250 loro colleghi sono stati fermati o incarcerati. Sono solo alcuni dei dati forniti da Yurdusev Ozsokmenler, caporedattrice del giornale turco "Ulkede Gundem" che stamani, in una conferenza in Palazzo Vecchio, ha fatto il punto sulla libertà di informazione nel suo paese. All'iniziativa (organizzata da Sandro Targetti, Presidente della Commissione Consiliare per la Pace e la Solidarietà Internazionale e da Vincenzo Straino e Pino Rea, rispettivamente Presidente e Segretario dell'Associazione "Informazione senza frontiere") era presente anche Dino Frisullo, il pacifista arrestato e poi rilasciato dalle autorità turche durante una manifestazione a favore dei curdi.
"I giornalisti -ha spiegato Yurdusev Ozsokmenler- sono vittime e testimoni della repressione contro i curdi. Non ci è permesso raccontare la verità su una guerra che da 15 anni insanguina il nostro paese". La caporedattrice di "Gundem" ha anche descritto il pesante clima di intimidazione che circonda i giornali ed i giornalisti d'opposizione: attentati dinamitardi, omicidi, arresti in massa, processi farsa, una censura opprimente. Dati contenuti anche in "Mediterraneo rapporto 1998", il volume curato da "Reporters sans frontiers" e dall'"Osservatorio internazionale sulla libertà d'informazione".