Lo scandalo doping in Italia porta alle dimissioni del presidente del Coni Mario Pescante, 60 anni, che lascia la presidenza del comitato olimpico nazionale italiano dopo 5 anni e tre mesi di dirigenza. E' probabile che nei prossimi giorni, le indagini della commissione di accertamento amministrativo presieduta da Carlo Federico Grosso e della magistratura torinese guidata dal procuratore capo Raffaelle Guariniello, portino a clamorose novità. Si parla ( solo bugie? ) di giocatori di calcio risultati postivi ai controlli antidoping e che dietro ingenti somme di denaro abbiano "coperto" la triste verità.Inoltre sembra che un famoso ciclista trovato positivo all'ultimo giro d'Italia, sarebbe stato "salvato" con una manovra irregolare.
A rimetterci sarebbe stato il toscano Forconi. Anche questa vicenda dovrebbe essere svelata nei prossimi giorni ( anche questa solo pura invenzione? )A questo punto, il mondo sportivo in piena crisi d'identità e forse di onestà, attende con ansia i prossimi giorni. Così come attendono con ansia le prossime giornate tutti gli sportivi e amanti dello sport, per capire soprattutto se i campioni, gli idoli di ieri e oggi siano autentici o no.Il titolo di un famoso film è "Non ci resta che piangere", per lo sport italiano invece il titolo esatto è "Non ci resta che attendere" , anche se le solite voci ( solo bugie?) affermano che prossimamente quello più giusto sia "Terremoto".