Con una conferenza stampa, convocata per lunedì prossimo, l'assessore regionale ai Trasporti, Tito Barbini, darà conferma ufficiale ai sospetti che serpeggiano in questi giorni. La gara d'appalto per la concessione del contributo regionale per 14 linee di autotrasporto locale, si dice, vedrà la sconfitta quasi totale delle imprese di trasporto toscane (ex municipalizzate e non). Pare che soltanto la Rama sia riuscita a conservare la concessione della Grosseto-Siena, mentre tutte le altre linee se le sarebbero aggiudicate consorzi di aziende artigiane.
Ciò in forza di migliori offerte al ribasso sulla base d'asta, e di alcuni errori formali nelle offerte dei concorrenti toscani. La voce getta nell'inquietudine i dipendenti delle attuali concessionarie. I dirigenti delle imprese avrebbero già annunciato informalmente all'assessore l'intenzione di mettere in mobilità il personale impiegato nelle linee perdute. Si parla di 100 unità per la Lazzi, 20 per la Sita, e alcune decine per le altre (Cap, Train, ecc.). I posti di lavoro non sono a rischio: un articolo del capitolato d'appalto prevede il conferimento del personale in mobilità alle aziende che rilevano la concessione.
Ma certamente a rischio sono i livelli salariali, dato che si passerebbe dal contratto degli autoferrotranvieri a quello dell'artigianato (magari senza la tutela dello Statuto dei lavoratori). I sindacati stanno aspettando solo la conferma dei timori. Per annunciare gli scioperi.