Con le recenti disposizioni sul regime tributario degli enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale e sul riordino dell'imposta sul valore aggiunto sono state colpite, dal punto di vista fiscale, le associazioni del volontariato. Sempre sul volontariato pesa un canone per l'uso delle frequenze radio impiegate da ambulanze e mezzi di protezione civile. Il Consiglio provinciale è intervenuto sull'argomento approvando all'unanimità un ordine del giorno che invita al Governo "ad adottare i necessari provvedimenti che vadano nella direzione di accogliere le richieste delle organizzazioni di volontariato".
Richieste che vanno dalla riduzione dell'IVA alla soppressione del canone sulle frequenze radio. Per il Consiglio le nuove norme non determinano alcuna agevolazione nei confronti delle organizzazioni di volontariato ma anzi "ulteriori aggravi, sia in termini economici, a causa dell'indetraibilità dell'IVA sugli acquisti di beni e servizi, sia in termini di oneri per gli adempimenti tributari a cui le stesse sono tenute". E il Governo deve tenere conto del ruolo di fondamentale importanza sociale che le organizzazioni del volontariato svolgono.
La questione era giunta in Consiglio provinciale su iniziativa della consigliera del PDS Mirna Migliorini, che aveva presentato un suo ordine del giorno, affiancato in sede di dibattito da un documento predisposto sullo stesso argomento dal Gruppo di Forza Italia. Il testo dei due ordini del giorno è stato unificato in quello poi approvato all'unanimità dal Consiglio.