Il Comitato Regionale di Controllo ha annullato la delibera approvata a stretta maggioranza dal Consiglio Comunale il 20 Luglio scorso. Secondo il CoReCo vi è nullità dell'atto: una delibera del Comune non può sostituire la legge nazionale. Sulla vicenda il consigliere comunale del PPI Giacomo Billi afferma in un documento: "La campagna ideologica ispirata da certa cultura di sinistra ha preso solo come scusa la questione degli omosessuali. Questa campagna per le unioni civili avrebbe finito per danneggiare altri diritti, quelli delle coppie regolarmente sposate secondo le leggi dello Stato.
Non possiamo mettere sullo stesso piano la coppia sposata e la coppia di fatto. La coppia sposata assume un atto di responsabilità che comporta una serie di diritti e doveri reciproci, nei confronti degli eventuali figli, e nei confronti della collettività. Diversamente, la coppia di fatto non assume alcun impegno formale, e perciò non può godere degli stessi diritti e facilitazioni della coppia sposata, pena la demolizione dell'Istituto del matrimonio". Il diritto al matrimonio garantito dalla Convenzione dei diritti umani "riguarda solo il matrimonio fra persone di sesso biologico diverso" ha ribadito proprio oggi la Corte europea, respingendo il ricorso di due transessuali britanniche che chiedevano di formalizzare il cambiamento di sesso sull'atto di nascita per poter sposare un uomo.
Kristina Scheffield e Rachel Horsham avevano chiesto alla Corte di costringere Londra a modificare la legge che impedisce di modificare l'atto di nascita, necessario per potersi sposare.