Resta aperta sino al 30 giugno al Museo Archeologico di Montelupo Fiorentino la mostra "Maioliche del '300 e del '400". Si tratta di una rassegna della produzione montelupina durante la fase in cui, dai canoni della tradizione islamico-mediterranea, matura lo stile rinascimentale italiano. L'esposizione presenta 232 esemplari inediti e circa 80 frammenti, che provengono dagli scavi effettuati negli ultimi 5 anni: lavorazioni arcaiche a smalto, zaffera a rilievo con decoro in blu cobalto e tricolore, stile damaschino, azzurro prevalente, sino al figurativismo gotico e italiano.
Il Museo ha sede nel palazzo del Podesta, che lo ospita dal 1983. L'idea dell'istituzione risale al 1979, dopo che i volontari del Gruppo archeologico locale avevano portato alla luce 300 esemplari ceramici rinvenuti nel cosiddetto pozzo dei Lavatoi (nel 1973). Oggi la raccolta consta di oltre 3.000 esemplari, che ricostruiscono l'attivita delle botteghe locali dal XIV al XVIII secolo. Dal 1988 il museo e gestito da un'apposita fondazione sostenuta dal Comune di Montelupo.