La scoperta di un popolo antecedente all'eta classica greco-romana e l'occasione offerta dalla mostra "Gloriedi Tracia", sino all'11 gennaio alla Basilica di S. Croce a Firenze. 50 splendide vetrine accolgono i pezzirispettando la posizione in cui si trovavano al momento del rinvenimento. Oltre ai numerosi gioielli, lavorati instile geometrico con ornamenti incisi, si distinguono pettorali, corazze, elmi. Un cosi esteso impiego d'orocesellato con minuzia e finezza fa intendere un'epoca, precedente a quella greca, in cui le tecniche minerarie emetallurgiche raggiungevano un alto livello di perfezionamento.
Anelli, scettri e armille erano ricavate da pepited'oro, il che fa pensare a centri culturali ed economici d'importanza gia alla fine del 4? millennio A. C..Incastonate nell'oro, pietre preziose, quali smeraldi, ametiste, topazi, cristalli di rocca, fanno rilevare la ricercadel senso del bello e della preziosita del colore. La mostra accoglie 2 importanti reperti, mai usciti sino a ora alcompleto dalla Bulgaria: il tesoro di Trebeniste, composto da bronzi lavorati e un corredo funebre, unamaschera facciale, una mano con anello in oro, argento e altro, per un totale di 30 pezzi; e il tesoro diValcitran, composto da ben 13 pezzi d'oro, tra i quali un cratere in oro massiccio risalente all'eta delle guerre diTroia.
Diversi anelli e bracciali riprendono il motivo del serpente. E' opinione generale degli studiosi bulgari cheAsclepio fosse un antico eroe trace, elevato infine al rango di Dio della Medicina: il nome consta infatti di 2parole traci, "as" (serpente) e "clepi" (attorcigliarsi attorno a un bastone). "Glorie di Tracia" affascina conoggetti che invitano ad approfondire gli usi, i culti, i miti di un popolo che fu crocevia tra Grecia, oriente eoccidente, sino ad oggi quasi del tutto sconosciuto.