"E' un paese in ginocchio l'obiettivo che con lucida spregiudicatezza Bertinotti ha perseguitodurante i giorni della crisi, disinteressandosi completamente (al di la delle dichiarazioniufficiali) del merito delle questioni sul tappeto -afferma il consigliere comunale Giacomo Billi(Ppi)- E' fin troppo evidente che non potranno non esserci ripercussioni a livello locale. Anzisarebbe addirittura colpevole se non ci fossero. I neo-comunisti fiorentini, infatti, sono lafotocopia perfetta di Bertinotti e Cossutta e nel loro piccolo hanno cercato di emularli piuvolte con quella lunga serie di atti irresponsabili che alcuni mesi fa costrinsero il Sindaco diFirenze a prenderne atto.
E' ora giunto il momento, nell'interesse della democrazia italiana edella citta, di accelerare e portare a compimento la definitiva presa di distanze dai comunisti,ponendo fine al patto di consultazione che e stato garantito al Prc dopo l'estromissione dallamaggioranza. Un Sindaco sensibile ai valori democratici come Primicerio deve rompere iponti anche con i rami bassi di una forza politica sovversiva che ha subordinato gli interessidel paese ai propri con una spregiudicatezza che mina alla radice le regole stesse dellaconvivenza civile.
E in questo quadro non si puo neppure dimenticare che un autorevoleesponente del partito di Bertinotti fa parte da piu di due anni del governo di Firenze. Da partenostra metteremo fine immediatamente ad ogni forma di dialogo e di rapporto con una forzapolitica che si e posta sullo stesso piano della Lega, perseguendo consapevolmente losfascio del paese nell'esclusivo interesse del partito".