"L'avvenuta normalizzazione politica in Albania, sancita dall'insediamento del nuovogoverno, ci induce ora a non considerare piu rinviabile l'inquadramento della questionedell'immigrazione albanese in Italia entro argini solidi e precisi -afferma il Ministro degliEsteri, Lamberto Dini, all'audizione delle Commissioni Estreri di Camera e Senato- Il decretoflussi di quest'anno, nell'ambito del tetto fissato di 20 mila ingressi per lavoro, consente distabilire quote riservate per l'ingresso di lavoratori extracomunitari i cui paesi di origineabbiano stipulato intese con l'Italia per il controllo dei flussi migratori e per la riammissionedegli irregolari.
Tali previsioni sono state elaborate tenendo specificamente conto deipossibili sviluppi con l'Albania sul versante delle intese del menzionato pacchetto socio-migratorio. Occorre ora concentrarsi su quella strategia di stabilizzazione post-elettorale chesi articola in un pacchetto di misure di sostegno, che vanno dalla ricostituzione delle forze dipolizia albanesi alla ricostituzione dell'amministrazione dello Stato, dalla democratizzazionedella vita politica e sociale al sostegno al decollo dell'economia e, ancor prima, allariabilitazione del sistema finanziario che l'Albania dovra concordare con il Fondo MonetarioInternazionale, anche in vista della Conferenza dei Donatori di Bruxelles, prevista per ilprossimo autunno.
A tal fine un alto funzionario della Farnesina sta coordinando, a Tirana,una delegazione speciale composta da un gruppo di esperti di vari Ministeri italiani.