Grazie alla vicenda del governo Tambroni, Fanfani torna alla Presidenza del Consiglio dal 22 luglio 1960,guidando un monocolore DC, con appoggio esterno del PSDI, del PRI e del PLI. Dal marzo 1962 il governoFanfani diviene un tripartito DC-PSDI-PRI, con appoggio esterno PSI. Questo gabinetto, detto delle"convergenze parallele", viene seguito con interesse dall'amministrazione Kennedy e dal nuovo pontificato diGiovanni XXIII, ma incontra l'opposizione dei liberali e del PCI, oltre che di ambienti economici e militari, e delladestra dorotea.
Il Presidente statunitense in occasione della visita di Fanfani a Washington (giugno 1961) edella propria in Italia (giugno 1963) ha occasione di manifestare abbastanza esplicitamente il proprio appoggioad una strategia politica che tende a dividere la sinistra italiana. La stessa cosa fa Giovanni XXIII in occasionedi una visita di Fanfani in Vaticano, mentre prima dell'avvento di papa Roncalli, proprio Fanfani era statol'oggetto di duri attacchi dell'Osservatore romano e dei cardinali Ottaviani (curia), Ruffini (Palermo) e Siri(Genova).
Ad attenuare le resistenze interne alla DC si dice serva anche la divulgazione di un dossier segretoche minaccia con uno scandalo a sfondo sessuale Mario Scelba, leader della destra scudo-crociata e strenuooppositore del Centrosinistra. D'altra parte e in stile tipicamente doroteo l'attribuzione a Fanfani della guidadella prima coalizione coi socialisti, per avere cosi la possibilita di condizionarlo e di bloccarlo, qualora le cosevolgano al peggio.