Nel giugno Fanfani viene comunque eletto segretario del partito in sostituzione di De Gasperi. Al congresso diNapoli riesce anche a imporre il mantenimento del sistema elettorale maggioritario per la formazione del CN,sistema che gli consente di disporre di un'ampia maggioranza, pur ottenendo solo 594.300 voti contro i 543.300dell'opposizione. Con Fanfani la DC raggiunge un milione e 600 mila iscritti, in 12 mila sezioni, affiancata, maindipendente, da forti movimenti collaterali: gli attivisti, cioe coloro che fanno servizio volontario nel partito,passano da 46 mila (nel 1954) a 187 mila (nel 1958).
Nasce ad esempio uno speciale "Ufficio zone depresse"per rilanciare il partito al Sud (e ben presto il numero di iscritti meridionali superera quello del Nord). In SiciliaFanfani affida la gestione del partito e della propria corrente a personaggi di matrice mafiosa. Soprattutto neglianni sessanta una sfrenata speculazione edilizia accresce il potere di politici a cui la mafia procura migliaia divoti e di preferenze. Sono fanfaniani Vito Ciancimino, Giovanni Gioia e Salvo Lima, tutti poi inquisiti perconnivenze mafiose.
La segreteria del partito diviene da allora un centro di potere autonomo, anche se incostante dialogo con l'imprenditoria pubblica (IRI, EFIM, EGAM e, in particolare, l'ENI e l'AGIP di EnricoMattei).