Dal settembre 1985, cioe qualche tempo dopo le elezioni amministrative, Firenze e governata da una giunta quadripartito PCI-PSI-PSDI-PLI. Sindaco e il socialista Massimo Bogianckino, Vicesindaci il comunista Michele Ventura e il socialdemocratico Nicola Cariglia.Piu di quanto non dica l'organigramma, i Comunisti hanno una posizione forte nell'alleanza. La condizione di maggioranza relativa, non lontana dal 50%, consente loro di detenere le principali cariche amministrative della citta, quali quelle dei servizi pubblici.
Tutto cio genera attrito con i partiti laici, tradizionali beneficiari della rendita di posizione frutto del loro essere intermedi tra DC e PCI. E' in questo alternarsi di buoni rapporti e di crisi di giunta, che ha luogo la nascita della Zona a traffico limitato.Nel corso del 1987, anche per frenare il negativa tendenza dei consensi, il vertice fiorentino del PCI deciderebbe di individuare un problema attraverso la cui soluzione sia possibile recuperare la fiducia della gente. All'interno del partito si sviluppa un dibattito, attraverso il quale si isola il tema del decadimento socioeconomico del centro storico.
L'iniziativa viene preparata attentamente, col contributo di un gruppo di esperti e la definizione di un piano di intervento, che inneschi un processo di ristrutturazione urbanistica e di rilancio dell'immagine del partito.Alla fine del 1987 il Partito comunista, attraverso un rimpasto di giunta, ottiene l'Assessorato al Traffico, sostituendo al liberale Adalberto Scarlino l'ex Assessore all'Annona, Graziano Cioni. Da quel momento si assiste a una sfida politica, che coinvolgera i partiti e le associazioni di categoria, l'opinione pubblica e i giornali.