A Genova Ivan Dall'Oglio lotta per giorni tra la vita e la morte. La schiena di Ivan e bruciata per un quarto, il braccio destro per l'80%, quello sinistro per il 90%, cosi anche la coscia destra e il volto. Ivan viene sottoposto a una serie di interventi per eliminare chirurgicamente la pelle necrotizzata e sostituirla con altra trapiantata. Il 3 e il 25 luglio viene operato agli arti e al dorso. Il 7 e il 26 settembre al volto. Nei mesi seguenti altri due interventi di chirurgia plastica per ricostruire i tratti somatici del viso.
Durante la degenza il ragazzo viene visitato dai calciatori della Fiorentina che si provano a chiedere scusa a nome della citta.Quando il 23 dicembre, dopo sei mesi di ricovero, Ivan esce dall'ospedale e quasi un'altra persona. Sotto il profilo funzionale Ivan ha una limitazione della mobilita della testa, del braccio sinistro, delle mani e la pressoche totale scomparsa delle espressioni mimiche del volto. Per tutta la vita, l'indebolimento permanente della superficie cutanea lo esporra al rischio di attacchi esterni, mantenendo bassi gli stimoli tattili e dolorifici, la difesa immunitaria e la regolazione della temperatura corporea.