Vertenza Malo di Campi Bisenzio: azienda vuole esternalizzare la produzione

Vertice in Regione, l’azienda vuole esternalizzare le produzioni. La Filctem Cgil dice no perché "così è a rischio l’occupazione”. Tavolo di trattativa nelle prossime settimane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 aprile 2017 16:58
Vertenza Malo di Campi Bisenzio: azienda vuole esternalizzare la produzione

Stamani si è svolto l’incontro tra Regione, sindacati e azienda sulla vertenza Malo, storica azienda di cashmere di Campi Bisenzio.Un incontro in Regione, presso la presidenza della Giunta, per l'azienda che fa capo ad una holding di soci russi con oltre 60 addetti a Campi Bisenzio. All’incontro presente anche la direzione aziendale.In concomitanza con l’incontro, dalle ore 11 alle ore13, un presidio di lavoratori fronte presidenza regionale in Piazza Duomo a Firenze. Convocati dal consigliere del presidente Rossi per il lavoro, Gianfranco Simoncini, erano presenti l'assessore di Campi Bisenzio, Eleonora Ciambellotti, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti della società. E' stato il presidente del consiglio d'amministrazione della Malo, Giedrius Pukas, a illustrare le linee del piano, sulle cui basi proseguirà il confronto in sede sindacale.

La Regione, ha confermato Simoncini, rimarrà a disposizione delle parti per seguire tutta la fase di discussione e confronto sul futuro produttivo della Malo.Alla riunione in Palazzo Strozzi Sacrati hanno partecipato anche i rappresentanti sindacali di categoria della provincia di Piacenza, dove, a Borgonovo, è attivo un altro stabilimento.

La dirigenza ha presentato un Piano industriale che prevede di esternalizzare le produzioni, sia nello stabilimento piacentino che in quello fiorentino.

“Diciamo no a questa scelta, che metterebbe a rischio una parte dei circa 60 lavoratori di Campi. Abbiamo chiesto all’azienda di non procedere, chiediamo una prospettiva occupazionale, non vogliamo posti di lavoro a rischio”, dice Alessandro Picchioni di Filctem Cgil. L’azienda si è detta pronta ad ascoltare le controproposte sindacali prima di muoversi: ci saranno due incontri sindacati-dirigenza, nelle prossime settimane, cui seguirà un altro summit in Regione. Sempre la dirigenza stamani ha annunciato una ricapitalizzazione da 20 milioni di euro che tuttavia lascia Picchioni “scettico, perché è stata promessa da mesi ma ancora non si è vista”.

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