Una giornata da non perdere a Taste

Alla Fortezza da Basso la vetrina dei falsi: dal pecorino toscano prodotto in Brasile al Chianti svedese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 febbraio 2023 09:51
Una giornata da non perdere a Taste

Secondo giorno per Taste alla Fortezza da Basso con tante occasioni per degustare le proposte delle 538 aziende in arrivo da tutta Italia. Non mancheranno i Talk su temi di grande attualità e sulle novità del mondo food, le master class dedicate all'olio extra vergine d'oliva e gli eventi di Fuori di Taste.

Alla 16° edizione di TASTE. In viaggio con le diversità del gusto, fino a lunedì 538 aziende faranno conoscere e degustare i propri prodotti, 100 gli espositori che partecipano per la prima volta. Dal salato al dolce, dai soft drinks agli spirits, passando per il design dedicato alla tavola, Taste è l'appuntamento irrinunciabile per esplorare la food culture contemporanea. La “Pasta” è il tema attorno al quale ruoteranno talk ed incontri. Mentre nella Special Area Spirits è riunita un'interessantissima selezione di “Amari”.

Il falso Made in Tuscany nel mondo vale 6 miliardi di euro. Più del doppio del valore delle esportazioni di cibo, olio e vino regionali venduti oltre i confini nazionali. Un mercato enorme che anche sulla spinta della guerra che frena gli scambi commerciali con sanzioni ed embarghi, favorisce il protezionismo e moltiplica la diffusione di alimenti taroccati che non hanno nulla a che fare con il sistema produttivo nazionale. Dagli scaffali e sempre più nel web passando per la ristorazione, la “Toscana” è il brand agroalimentare più famoso e ricco con un patrimonio di 463 specialità alimentari tradizionali e 93 prodotti a denominazione di origine e proprio questo anche il più imitato, taroccato ed evocato.

E’ l’allarme lanciato da Coldiretti Toscana in occasione della tre giorni di Taste, dove è stata allestita all’interno dello spazio condiviso in collaborazione con Unaprol e Consorzio Olio Toscano IGP la galleria del clamorosi falsi scovati in giro per il mondo. In bella mostra, al Piano Attico, c’è il Chianti svedese “imbottigliato” in tanica ed il Wine Kit per il vino fai-da-te che arriva dal Canada, l’olio “Tuscan Sun” Made in Usa così come il “Salame Tuscana” che i venditori assicurano prodotto nel rispetto di una antica tradizione ma con un approccio moderno, il Pecorino Toscano fatto in Brasile ed ancora esempi di “Pomarola” che di italiano hanno solo il richiamo in etichetta, Fusilli brasiliani, “Tomatoes Oreganum & Basil” prodotti in Sudafrica, il “Prosciutto Hot” ed il cotechino cotto ancora canadesi.

Ma non finisce qui. Nella galleria degli orrori non manca il provolone argentino e il Gorgonzola Crumble, il Parmesan Cheese e la Mozzarella, tutti fatti in America fino ai Chapagetti coreani.

“Il falso Made in Italy – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana – danneggia le imprese agricole, la nostra economia, l’immagine della Toscana e dell’Italia nel mondo ed impedisce la creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro lungo tutta la filiera. Oltre due prodotti agroalimentari tricolori su tre venduti all’estero non hanno alcun legame produttivo ed occupazionale con il nostro Paese. L’Italian Sounding è una piaga che dilaga sempre di più in un mercato sconfinato come quello dell’e-commerce.

Ci troviamo al cospetto di vere e proprie truffe. I falsi valgono almeno il doppio del totale delle esportazioni di tutto il nostro agroalimentare. E’ una cifra mostruosa che non ricade però sulle nostre imprese ma che, al contrario, le penalizza. La fuori ci sono milioni di consumatori convinti di acquistare prodotti toscani ed italiani ma che vengono ingannati con etichette, immagini o scritte che richiamano il nostro paese. In tanti ci cascano e guarda caso i principali marchi contraffatti sono quelli con il più alto valore alla produzione”.

Tra i maggiori taroccatori del Made in Italy ci sono paradossalmente i paesi ricchi, a partire proprio dagli Stati Uniti dove si stima che il valore dell’italian sounding abbia raggiunto i 40 miliardi di euro. Basti pensare che il 90% dei formaggi di tipo italiano in Usa – sottolinea Coldiretti Toscana – sono in realtà realizzati in Wisconsin, California e New York o in Canada. Ma l’industria del falso dilaga anche in Russia – rileva Coldiretti Toscana – per effetto delle sanzioni per l’occupazione dell’Ucraina che hanno portato Putin a decidere l’embargo sui prodotti agroalimentari occidentali e a potenziare l’industria alimentare locale con la produzione di cibi tarocchi che hanno preso il posto sugli scaffali delle specialità italiane originali.Un fenomeno, quello dell’italian sounding, che ha trovato nel web e nell’e-commerce un nuovo sconfinato canale commerciale.

Sono 428 casi di inserzioni irregolari sul web di prodotti toscani a denominazione di origine sventati dall’Ispettorato Centrale Repressioni Frodi del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimementare e delle Foreste in sei anni: 230 solo tra il 2020 ed il 2021. I prodotti oggetto di tentativi di truffa sono l’olio Toscano IGP con 137 inserzioni, il Pecorino Toscano con 30, i Cantuccini Toscani con 29, il Prosciutto Toscano con 13 e la Finocchiona sempre con 13 casi.

“Il testo unico della riforma del sistema delle indicazioni di origine contemplerà, tra le azioni, anche quella di contrasto anche all’agropirateria web a tutela delle produzioni di qualità.

L’export agroalimentare ha raggiunto 60 miliardi, ma bisogna “aggredire” quei 120 miliardi di italian sounding che devono essere riportati al vero made in Italy.– spiega ancora il Presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi - L’azione dell’Ispettorato centrale per le repressioni frodi, che ringraziamo per lo straordinario lavoro che stanno portano avanti, è decisiva per bloccare la vendita online di prodotti che non sono nemmeno parenti alla lontana del nostro Made in Tuscany. La pretesa di chiamare con lo stesso nome prodotti profondamente diversi è inaccettabile e rappresenta un inganno per i consumatori ed una concorrenza sleale nei confronti degli imprenditori. Non dobbiamo e possiamo abbassare la guardia di fronte ai tentativi di contraffazioni e imitazioni del nostro paniere”.

L'Antica Macelleria Falorni di Greve in Chianti presenta al salone del gusto fiorentino il salame con chianina, il salame con chianina e tartufo, accoppiata esclusiva, nella nuova confezione con prodotti dal formato ridotto da 180 grammi e la super star Finocchiona IGP, premiata con Cinque spilli dalla Guida Salumi d’Italia 2023 (riconoscimento già ottenuto nel 2019). Tra i protagonisti anche la punta di diamante della Macelleria: il prosciutto affinato sotto la cenere, dal sapore unico, dalla delicata nota fumé.

A Firenze, quindi, il salame con Chianina, in formato da 180 grammi: un prodotto dal gusto morbido ed elegante, grazie ad una delicata speziatura e all’utilizzo nell’impasto della pregiata carne tipica toscana, il salume porta sul palato un sapore equilibrato e ideale per aperitivi e cene. L’impasto è realizzato per il 50% da carne bovina di razza Chianina di “Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale IGP” e per la restante parte con le carni più pregiate di suino italiano. In più, in fiera arriva anche il salame con Chianina e tartufo (in formato sempre da 180 grammi), delizioso spuntino per un’accoppiata mai provata prima, per un gusto maturo e sfizioso. La novità dei formati dei salami proposti si sposa con la nuova confezione proposta da Falorni, il mini-plateau che comprende cinque salumi in un’unica pratica forma di acquisto o regalo.

La “super star” Finocchiona IGP che sarà presentata a Taste porta con sé la tradizione e gli inconfondibili profumi delle campagne toscane, ed è preparata secondo l’antica ricetta con carni rigorosamente selezionate di suini esclusivamente allevati in Italia, aromatizzata con semi di finocchio selvatico, stagionata lente, e insaccata in budello naturale e legata a mano, risulta dalla consistenza morbida e vellutata, per un gusto intenso ma molto equilibrato, pienamente digeribile. Il Premio dei Cinque Spilli della Guida Salumi d’Italia 2023 è un riconoscimento importante per l’Antica Macelleria Falorni, che da oltre 200 anni produce nel cuore del Chianti salumi di alta qualità, tramandando di padre in figlio i segreti di antiche ricette e il sapere artigiano delle lavorazioni.

Gusto 17, l’innovativo ed originale concept di gelato artigianale gourmet e personalizzato presenta la sua linea sugar free creata con il miele di Giorgio Poeta: un gelato artigianale rivoluzionario poiché completamente privo di zuccheri raffinati sostituiti con il pregiato miele d’acacia di Poeta, il pluripremiato apicoltore marchigiano e tra i pochi a produrre miele biologico di alta qualità.

Rivoluzionario perché innova completamente il mercato e ridefinisce le regole di un prodotto che diventa così, oltre che buono, ancora più healthy, attento alla sostenibilità e rispettoso della naturalità: un prodotto meno calorico, con un alto contenuto vitaminico e minerale per un gelato più completo e sano.

Un equilibrio perfetto tra gusto e benessere che si traduce in un gusto tra i 16 gusti presenti a rotazione negli store: tra questi il Pistacchio Salato di Sicilia e la Crema Voce alla Vaniglia, creata insieme agli Chef stellati Alessandro Negrini e Fabio Pisani e ispirata alla crema di Aimo e Nadia - e come Pasticceria Gelato con una special edition di Stecchi al polline, bon bon e torte gelato, tutti rigorosamente senza zuccheri raffinati ma creati utilizzando solo il miele, il più potente e naturale tra gli ‘zuccheri buoni’.

L’Associazione Produttori Olivicoli Toscani, Sezione di Siena, per la prima volta a Fuori di Taste ha organizzato venerdì un evento che ha raccontato e degustato le eccellenze e le differenze degli oli toscani,tenutosi nell'iconica cornice de Il Borro Tuscan Bistro.

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