Ucraina: presentato il documentario ‘Road to Leopoli’

Ma a Firenze i filo-russi hanno organizzato la proiezione del film Il Testimone

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 gennaio 2024 14:00
Ucraina: presentato il documentario ‘Road to Leopoli’

Firenze – Il reportage intitolato ‘Road to Leopoli’, realizzato per raccontare il viaggio umanitario della Croce Viola di Sesto Fiorentino in Ucraina, è stato presentato martedì a palazzo del Pegaso. Sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, il consigliere regionale Fausto Merlotti, l’ideatore e regista del reportage, Alessio Poggioni, il presidente e il direttore della Croce Viola-Pubblica Assistenza di Sesto Fiorentino, Alessandro Iasiello e Davide Costa.

Giovedì 1 febbraio alle 20.30, al Teatro Affratellamento (via Gianpaolo Orsini) Firenze Rinasce, insieme all'associazione Firenze Consapevole, organizza la proiezione del film Il Testimone che denuncia la situazione politica in Ucraina. La proiezione del film è stata impedita a Bologna (era prevista il 27 gennaio) da parte del sindaco del PD Matteo Lepore e il PD vorrebbe fare la stessa cosa anche a Firenze. Infatti, prima è intervenuta la vicesindaca Bettini, poi anche il Sindaco Dario Nardella ha dichiarato di aver telefonato al presidente del Teatro Affratellamento per chiedergli di annullare la proiezione di: “questo film che incita all'odio e al genocidio del popolo ucraino” scrivendo anche su Facebook che il teatro riceve contributi pubblici che “non possono coesistere con attività del genere”.

"Lunedì saremo in aula con una domanda di attualità. Le domande sono semplici. Il Sindaco, o la Giunta, hanno avuto modo di confrontarsi con il Teatro L'Affratellamento prima di uscire sulla stampa e sulle piattaforme digitali? Hanno valutato le modalità con cui entrano nel merito dei contenuti di quanto viene proiettato in una realtà storica del territorio, senza limitarsi a esprimere un'opinione? Pensano sia utile alimentare le letture di chi denuncia un clima di censura e il sospetto di una parte della cittadinanza verso le istituzioni? -dichiarano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune- Vogliamo esprimere la nostra solidarietà al Teatro L'Affratellamento, la cui programmazione è sempre stata una garanzia di pluralità.

Un luogo dove si può dialogare e dove ci si può confrontare. A cui non ci si dovrebbe rivolgere con tanta arroganza, alludendo anche ai fondi pubblici, come se gli spazi di solidarietà non dovessero affrontare faticosi impegni per non andare in perdita, soprattutto quando suono luoghi di cultura.

Non c'è nessuna convenienza elettorale da parte nostra. Firenze Rinasce ha chiarito di non ritenersi vicino, come progetto, a nessuno degli altri percorsi, compreso il nostro. Inoltre non abbiamo visto la pellicola. Da come viene descritta dalla stampa è sicuramente lontana dalle nostre sensibilità, ma è questo un piano su cui ha senso discutere come gruppi consiliari, Sindaco e Giunta? I contenuti di un film? Riteniamo ottima la risposta del Presidente del Teatro, capace di riportare tutto al funzionamento della Società mutualistica.

Non riteniamo giustificabile la volontà di rimuovere ogni dibattito a priori. Come gruppo consiliare conosciamo le conseguenze di questi comportamenti da parte di chi governa. Rafforzano il senso di isolamento nella società da una parte della cittadinanza: questo deve essere evitato, così come occorre comprendere quali sono i canali in cui permettere alle diverse posizioni di dialogare (difficile che siano proclami dalle piattaforme digitali).

Vogliamo ricordare che la nostra parte politica denunciava la situazione in Russia anche quando il nostro Paese elogiava i Governi di Putin (facendo accordi importanti): seguivamo le drammatiche vicende in Ucraina anche prima dell'incendio della Casa dei Sindacati di Odessa nel 2014 e non abbiamo mai sostenuto la legittimità di soluzioni militari per risolvere questioni politiche. Da decenni in Europa orientale soffiano venti di nazionalismo e odio tra popoli. La condanna dell'invasione dell'Ucraina è arrivata dal primo momento e abbiamo ricevuto forti attacchi per questo, anche se non abbiamo apprezzato il modo in cui il Sindaco ha in tutti questi mesi alimentato posizioni di guerra. Sappiamo bene quanto sia articolato il dibattito nel mondo pacifista e tra le varie forze politiche della sinistra. Ma questo non può giustificare il comportamento di Sindaco e Vicesindaca".

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