Trasporto pubblico, i bus euro 3 esonerati dal blocco di circolazione

La nota sulle novità nel Milleproroghe. Anci Toscana: ora si proceda al rinnovo dei mezzi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 gennaio 2024 11:13
Trasporto pubblico, i bus euro 3 esonerati dal blocco di circolazione

Anci ha pubblicato la nota sulle novità introdotte dal Decreto-legge cd. Milleproroghe (art. 8 comma 6) sui termini relativi al divieto di circolazione per gli autobus – ovvero per i veicoli omologati come M2 e M3 adibiti a servizi di trasporto pubblico locale – alimentati a benzina o gasolio. Si sottolinea che è stato disposto l’esonero dal divieto di circolazione al 1 gennaio 2024 dei veicoli Euro 3, indicati dalle Regioni come indispensabili per garantire la continuità e la regolarità dei servizi del trasporto pubblico locale e regionale.

Anci aveva segnalato al Ministero la difficoltà di rispettare tale divieto per tutte le amministrazioni, soprattutto in concomitanza con l’attuazione della misura Pnrr che ha saturato il mercato dei bus a zero emissioni, e che non coinvolge tutti i territori. Anche Anci Toscana aveva espresso la sua preoccupazione con una lettera inviata ad Anci nazionale dal delegato di settore e sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni; ora esprime la sua soddisfazione, sollecitando Autolinee Toscane (che gestisce il trasporto pubblico nella nostra regione) a procedere celermente al rinnovo del parco mezzi.

“Resta ferma la necessità di provvedere alla necessaria sostituzione dei mezzi più inquinanti - spiegava Omoboni nella lettera - ma visto l’alto numero dei mezzi in questione, riteniamo opportuno che Governo, Parlamento e Regione si attivino per prorogare il loro utilizzo, almeno per le aziende che hanno già definito l'acquisto di nuovi mezzi non inquinanti. Ulteriore elemento da considerare è il fatto che in molti territori della nostra regione, il trasporto scolastico viene svolto con mezzi del trasporto pubblico locale, il cosiddetto Porte Aperte, con importanti risultati dal punto di vista della gestione e dei costi.

La mancanza di una eventuale proroga acuirebbe gli effetti negativi del ritardo del rinnovo del parco mezzi, spesso collegata alle difficoltà di consegna degli ordini (per carenza globale delle materie prime, problemi della filiera produttiva, aumento dei costi di produzione) proprio nel mezzo dell'anno scolastico. E questo porterebbe potenziali disagi a molti studenti ed alle loro famiglie”.

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