Studenti caricati dalla polizia: bacheca virtuale di riflessioni

Ma Cellai ha già deciso: a giugno il FdI non cerca il voto dei giovani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 febbraio 2024 15:07
Studenti caricati dalla polizia: bacheca virtuale di riflessioni

Firenze, 24-2-2024 - Quanto accaduto ieri rappresenta un gravissimo episodio di uso della violenza da parte delle forze dell'ordine contro studentesse e studenti scesi in piazza in modo pacifico. Non è la prima volta che accade e a maggior ragione è necessaria un'immediata reazione a difesa del diritto di manifestare pacificamente il proprio pensiero.

"Vogliamo far crescere un'ondata democratica di reazione, che parta innanzi tutto proprio dalle scuole e da studentesse e studenti, cui deve essere restituita immediatamente la voce e il protagonismo che meritano. Per far questo lanciamo la campagna Un padlet per la democrazia a difesa degli articoli costituzionali 17 (I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi) e 21 (Tutti hanno diritto liberamente di manifestare il proprio pensiero): in poche ore abbiamo aperto una bacheca virtuale -spiegano da Flc Cgil Firenze- che mettiamo a disposizione per raccogliere voci, pensieri, elaborazioni e riflessioni di studentesse e studenti, ma anche di docenti, genitori e quanti, nell'opinione pubblica, vogliano dire la loro contro una gestione repressiva delle manifestazioni studentesche. Invitiamo quindi a inondarla di messaggi, così che poi, fin dalla prossima settimana, possiamo farne un coro di indignazione e protesta da indirizzare al Ministro dell'Interno e a quello dell'Istruzione".

“Le crude e drammatiche immagini delle cariche, dei pestaggi e delle manganellate della Polizia contro giovani studenti, molti dei quali ancora minorenni, del Liceo artistico Russoli di Pisa, sono a dir poco vergognose. Giovani e giovanissimi studenti e studentesse che esercitavano pacificamente il diritto costituzionale alla libera espressione del pensiero sono stati oggetto di violenza spropositata e gratuita. Un comportamento delle Forze dell’Ordine assolutamente inaccettabile che non trova alcuna giustificazione e i cui responsabili ci auguriamo vengano severamente sanzionati.” Così Rosa Barone, presidente del Consiglio regionale della Toscana dell’Ordine degli Assistenti sociali sugli incidenti di ieri a Pisa.

“Da settimane, nel Paese, le manifestazioni del dissenso – dice ancora Barone - vengono considerate problemi di ordine pubblico e vengono gestite con i relativi strumenti repressivi non comprendendo che ogni forma di dissenso che si esprime pacificamente è linfa vitale per la nostra democrazia”. “Ieri Pisa, qualche giorno prima Firenze: l’auspicio – prosegue Barone - è che non prenda piede una deriva autoritaria, che purtroppo par di intravvedere all’orizzonte, che limiti, fino ad impedirlo, il dibattito pubblico proprio su temi vitali per il Paese come le guerre che si combattono a due passi da noi.

A questo dibattito, fortunatamente, le giovani generazioni non hanno nessuna intenzione di restare estranee.” “Come Assistenti sociali non possiamo non esprimere la nostra più ferma riprovazione per quanto accaduto: la nostra quotidianità ci porta ad essere sempre in prima linea nel denunciare ogni limitazione dei diritti fondamentali che tutti i cittadini devono poter godere. E tra questi non rientrano certamente le manganellate della Polizia”, conclude la presidente degli Assistenti sociali toscani.

Approfondimenti

Anche il Rettore della Scuola IMT Alti Studi Lucca, Rocco De Nicola, esprime, a nome di tutta la comunità accademica, la propria preoccupazione per gli scontri avvenuti a Pisa e a Firenze in cui alcuni studenti sono rimasti feriti. La Scuola IMT, luogo di libera espressione del pensiero, istituzione universitaria fondata sui valori della democrazia, si unisce pertanto alla condanna già espressa dagli altri atenei toscani e ribadisce la ferma condanna verso ogni forma di violenza.

“Gli scontri di piazza tra studenti e Forze dell’Ordine lasciano sempre l’amaro in bocca. Ma quello che lascia ancor più l’amaro in bocca, anzi sconcerta, sono le parole del centro (quale centro?) sinistra fiorentino e toscano. Giani che ci ricorda che i manganelli non sono la soluzione al dissenso politico, Nardella che parla di reazione delle Forze dell’Ordine sproporzionata e violenta. Frasi pesantissime.

Che attaccano frontalmente uomini e donne in divisa in prima linea tutti i giorni e che ieri hanno fatto il proprio dovere. Che dovevano fare secondo Sindaco e Presidente della Regione? Indietreggiare? Spostarsi? Lasciarsi spintonare senza muoversi? Perché nessuno dei due ha l’onestà di dire che se tento di forzare un blocco mi devo assumere la mia responsabilità? Nardella e Giani sono due facce della stessa medaglia. Di chi sa prendere solo le parti di quelli che tentano di forzare un blocco, magari sposando la tesi degli studenti che avevano sbagliato strada….

Tutto per sposare l’equazione Destra al Governo = repressione, emergenza democratica e compagnia cantante.

Si riempiono la bocca della parola sicurezza, chiedono più agenti sul territorio ma non esitano un secondo ad attaccarli se intervengono. Giugno si avvicina, per fortuna. I fiorentini potranno avere un Sindaco e una Giunta che stanno davvero dalla parte della legalità, sempre e comunque. E che sosterranno le Forze dell’Ordine, a differenza del PD, perché la loro presenza e la loro azione, anche e soprattutto nei momenti difficili, è la più grande garanzia di democrazia e libertà per i nostri cittadini” dichiara il consigliere e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai.

"Nel rispetto del lavoro delle forze dell'ordine, così come in quello della libertà di manifestare, che deve sempre rispondere al rispetto della legge e delle regole che disciplinano i cortei autorizzati, pensiamo che la fiducia nell'agire per la sicurezza di tutti, che sta alla base dell'operato delle forze dell'ordine, sia la predisposizione con la quale porsi. L'approccio contrario, che dovrebbe scaturire successivamente solo in caso di accertamento del non rispetto dei canoni di legge e delle regole, al momento rappresenta un giudizio accusatorio e di parte" ribadisce, in una nota, il deputato e coordinatore regionale toscano di Fratelli d'Italia Fabrizio Rossi.

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