Sguanci, ex Pd, lascia Italia Viva e passa a Forza Italia

Doppio cambio di casacca in poco tempo del Consigliere regionale e presidente del Q1. Lascerà l'incarico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 agosto 2023 15:29
Sguanci, ex Pd, lascia Italia Viva e passa a Forza Italia

"Sarò sincerò e sintetico.Non è stata una scelta utilitaristica.Non mi è stato promesso niente.Ero Presidente del Quartiere e domani mi dimetto. Sedevo nei banchi della maggioranza e da domani siederò all'opposizione.È stata una scelta di campo". Con queste parole Maurizio Sguanci, presidente del Quartiere 1 e consigliere regionale di Italia Viva, annuncia il suo passaggio in Forza Italia. Un salto clamoroso per chi fino a pochi mesi fa era nel Pd. 

 Un vero e proprio terremoto politico. 

LA NOTA DI ITALIA VIVA

"La scelta di Maurizio di lasciare la maggioranza di Eugenio Giani è per noi una scelta sbagliata. Noi abbiamo eletto Sguanci con i voti di Italia Viva per stare in maggioranza. Prendiamo atto della scelta di passare a destra, noi rimaniamo al centro".

GRUPPO PD

Nicola Armentano, Alessandra Innocenti e Letizia Perini, sul passaggio del presidente del quartiere 1 Maurizio Sguanci a Forza Italia.

"Una scelta assurda e incomprensibile quella di Maurizio Sguanci. Non avevamo condiviso, pur rispettandola, nemmeno la scelta di passare a Italia Viva ma passare dai banchi della maggioranza a quelli dell’opposizione per noi va contro ogni principio di buona politica, è una decisione ai limiti della razionalità, denota una mancanza di responsabilità nei confronti della comunità che si rappresenta e si ha rappresentato finora. Leggiamo del suo successivo annuncio di dimissioni, certo è che il Pd ha tutti i numeri dalla sua parte per una doverosa mozione di sfiducia, atto per noi imprescindibile considerando il comportamento inaccettabile di un presidente di quartiere eletto con i voti e la fiducia del centrosinistra. Questa la posizione del Pd, netta e chiara, a prescindere da quello che deciderà di fare Sguanci".

GRUPPO ITALIA VIVA 

“Non condividiamo la scelta di Maurizio Sguanci di passare dalla maggioranza di centrosinistra in Regione, dove era stato eletto nelle liste di Italia Viva, all’opposizione di centrodestra in Forza Italia. Una scelta evidentemente personale, visto che è mancato completamente un confronto politico all’interno del nostro partito. Pertanto chiedere le dimissioni da presidente del Q1 un atto doveroso da parte nostra. Ribadiamo che Italia Viva, in Regione come a Palazzo Vecchio, resta saldamente nella maggioranza di centrosinistra”.

Lo dichiarano la capogruppo di Italia Viva a Palazzo Vecchio Mimma Dardano e la consigliera Barbara Felleca

LO SDEGNO DEGLI ALTRI PRESIDENTI DI QUARTIERE

Questa la dichiarazione congiunta di Michele Pierguidi (Presidente Quartiere 2), Serena Perini (Presidente Quartiere 3), Mirko Dormentoni (Presidente Quartiere 4) e Cristiano Balli (Presidente Quartiere 5)

“Essere eletti presidenti di Quartiere, direttamente dai cittadini, rappresenta una grandissima responsabilità, un impegno quotidiano che deve essere portato avanti con grande serietà, oltre che un onore, un piacere e la soddisfazione di raggiungere risultati utili per le comunità e il territorio. Siamo indignati per la scelta del collega Sguanci, fatta in solitudine ma con gravi ripercussioni sulla collettività, sul funzionamento della nostra istituzione del decentramento fiorentino, strumento di democrazia di prossimità.

La sua scelta ha infatti messo in gioco la sopravvivenza di tutto il Consiglio di Quartiere 1 per l’ultimo fondamentale anno di lavoro di questo mandato amministrativo. In ogni caso, condividiamo pienamente la scelta del PD e della maggioranza di centrosinistra, giusta, doverosa e inevitabile, di porre immediatamente la sfiducia ad un presidente che è passato dall’altra parte del campo politico e che non si è evidentemente preoccupato delle conseguenze per il Quartiere 1 e per i suoi cittadini”. 

Queste invece le dichiarazioni di Roberto De Blasi e Lorenzo Masi (Movimento 5 Stelle), Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune), Luigi Benassai (Movimento 5 Stelle Quartiere 1), Giorgio Ridolfi e Francesco Torrigiani (Sinistra Progetto Comune Quartiere 1)

“Che farà ora Maurizio Sguanci al Quartiere 1 e la “sua” maggioranza?

Non sorprendono le fibrillazioni e i cambi di casacca di una politica che ha tra i suoi principali orizzonti l’autodeterminazione di qualche pseudo protagonista che non dimostra rispetto per l’elettorato.

È il caso del presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci eletto nelle fila del PD, poi passato a Italia Viva per partecipare alle elezioni regionali del 2020 dove ottiene un seggio, per poi approdare oggi nelle fila di Forza Italia, in vista delle prossime amministrative, immaginiamo, tra le braccia calorose del suo neo Presidente Antonio Tajani.

Che farà ora il presidente del Q1? Ma soprattutto cosa farà la maggioranza PD di Firenze che solo un anno e mezzo fa aveva bocciato un nostro ordine del giorno che chiedeva le dimissioni di Sguanci dal quartiere orfano di fatto da troppo tempo del suo Presidente?

All’epoca la maggioranza PD sosteneva che in politica ci volesse tanta fantasia, e augurando al consigliere De Blasi una lunga carriera politica dichiarò che nell’atto di sfiducia di fantasia ce ne era tanta: con queste motivazioni la proposta fu bocciata.

Come la prenderà ora il Sindaco Nardella e tutto il gruppo dirigente del PD locale?

Tra le altre cose rilevanti c’è anche l’elezione diretta del Presidente del Quartiere. Un errore. Voluto proprio da Forza Italia, a cui la maggioranza guardava evidentemente con simpatia già nella scorsa consiliatura. Si vada al voto, senza ipocrisie. Centrodestra e centrosinistra si ritengono interscambiabili, ecco perché Fratelli d’Italia e Forza Italia contendono Italia Viva al PD in questi giorni.

Ma per passare a Forza Italia, come non ricordare il 22 ottobre 2020.

«L’elezione diretta dei presidenti di Quartiere voluta e proposta da Forza Italia, e approvata con un lavoro congiunto insieme al PD nello scorso mandato amministrativo, cozza totalmente con la figura di un presidente, Maurizio Sguanci, che vorrebbe continuare ad esercitare il ruolo nonostante sia stato eletto in Regione».

Ma il senso del ridicolo non è diffuso in politica?”, concludono.

La cosa curiosa non è solo che Giani inizi a perdere pezzi della sua maggioranza appena all’indomani dell’annuncio della sua volontà di ricandidarsi, nel 2025, alla guida della Toscana, ma che nella scelta di Sguanci egli veda delle imprecisate ‘dinamiche nazionali’. Non conosco le motivazioni che hanno spinto Maurizio a compiere questa scelta e le rispetto, ma fossi in Giani, più che alle ‘dinamiche nazionali’ mi guarderei preoccupato in casa!” lo dichiara Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio regionale toscano.

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