Scabbia, scuola elementare sotto controllo, per Usl: "Rischio non elevato"

​L’Azienda USL Toscana Centro precisa: “Il rischio di trasmissione nella scuola non è elevato”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 marzo 2018 12:17
Scabbia, scuola elementare sotto controllo, per Usl:

 A seguito della segnalazione da parte di alcuni genitori circa la presenza di uno o più casi di scabbia in alunni delle scuole elementari e medie di Orentano, è intervenuta per un opportuno chiarimento l’Azienda USL Toscana Centro. “Il rischio di trasmissione per quanto riguarda la scuola - precisa l’ASL - considerata anche l’età dei bambini, è da ritenersi non elevato. L’acaro da cui proviene la scabbia “sopravvive solo poco tempo nell’ambiente e sulle superfici, quindi gli interventi di pulizia e sanificazione eseguiti nella scuola sono sufficienti a escludere al momento i rischi di trasmissione, e non vi sono motivi per non proseguire la normale frequenza”. L’ASL ha inoltre dichiarato di non aver ricevuto alcuna notifica di malattia.

Solamente “a scopo precauzionale” l’ASL raccomanda di prestare attenzione ad eventuali lesioni cutanee che dovessero essere in atto o presentarsi anche nelle prossime settimane (ad esempio piccole papule rilevate, noduli, escoriazioni), oppure alla presenza di prurito intenso, soprattutto notturno. In tali situazioni, si raccomanda di informare tempestivamente il proprio pediatra in modo da poter intraprendere i necessari interventi.

Anche il sindaco di Castelfranco di Sotto, Gabriele Toti, è intervenuto prontamente per chiarire la situazione: “Sono stato informato da alcuni genitori delle notizie che si stavano diffondendo in merito al rischio di trasmissione della scabbia nella scuola di Orentano ed ho subito contattato la dirigente scolastica Maria Elena Colombai e l’ASL per avere delucidazioni. L’Agenzia Sanitaria ha inviato al mio ufficio una nota dettagliata per chiarire e tranquillizzare i cittadini, precisando di non aver ricevuto nessuna segnalazione ufficiale di casi di questa malattia.

Stamattina ho incontrato alcuni genitori preoccupati, riportando loro tutte le informazioni a mia disposizione. A scopo ulteriormente precauzionale, a scuola saranno effettuati alcuni interventi di pulizia straordinaria e sanificazione. Come ha voluto sottolineare l’ASL, non ci sono motivi per non mandare i propri bambini a scuola. Le lezioni proseguono regolarmente in un ambiente sicuro e ospitale”.

L’ASL ha diramato una comunicazione per fornire alcune informazioni sulla scabbia e sulle modalità di controllo (allegata in forma integrale).

La scabbia è una malattia causata da un acaro parassita dell’uomo, che si introduce negli strati superficiali della cute. Non comporta rischi per la vita ma il prurito intenso e persistente e la possibilità di trasmissione ad altri, specie in comunità quali le scuole o gli asili, richiedono la messa in atto di interventi di prevenzione, sorveglianza e controllo.

La trasmissione della scabbia avviene per contatto cutaneo diretto (es. dormire nello stesso letto, rapporti intimi), oppure per contagio indiretto (contatto con lenzuola, biancheria, vestiti). L’acaro non ha ali, non salta e non vola e non può vivere al di fuori del corpo umano: la sua sopravvivenza lontano dalla cute dell’uomo è di soli 2-3 giorni. Si precisa che la scabbia può colpire chiunque, indipendentemente dalle condizioni igieniche personali, e che con una adeguata terapia si ha la completa guarigione.

Il prurito con intensificazione notturna è il sintomo caratteristico della scabbia e compare dopo circa 2-3 settimane dall’infestazione. Sono inoltre presenti lesioni cutanee che, nel bambino piccolo, possono avere diversa espressione e localizzazione. La scabbia si cura con apposite terapie topiche (creme, pomate), che in 24 ore eliminano qualsiasi ulteriore possibilità di contagio.

“Si ribadisce che la scabbia è una malattia molto fastidiosa- conclude la nota dell’ASL - , ma che si risolve in breve tempo con la messa in atto di interventi adeguati quali quelli indicati. Si richiede pertanto la massima collaborazione di tutti, senza inutili allarmismi né drammatizzazioni”.

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