Santa Maria Novella, buco nero in attesa: Soluzioni?

Quotidiana la rassegnazione da parte degli addetti ai lavori. Gli utenti cosa dicono?

Antonio
Antonio Lenoci
05 ottobre 2017 15:26
Santa Maria Novella, buco nero in attesa: Soluzioni?

Ogni giorno i delegati della Rsu di Ataf si "arrampicano" per mostrare dall'alto l'effetto che fa. Gli utenti sembrano invece accettare in silenzio il disagio continuo. Intanto Palazzo Vecchio annuncia la strategia decongestionante con una super preferenziale.Da una parte è diventata regolare la segnalazione del blocco del traffico a Santa Maria Novella da parte dei sindacalisti, dall'altra Firenze registra uno spirito altamente tollerante da parte dell'utenza che spera si giunga presto all'attivazione delle nuove linee della Tramvia.Massimo Milli vicesegretario Faisa Cisal posta: "Giornata nera, anche quella odierna, sul fronte traffico alla Stazione. Si è registrato intorno alle 13.15 un sinistro tra terzi in prossimità dell'intersezione Scala/Rucellai che inevitabilmente ha causato, fino a questo istante, ritardi che vanno dai 50' ai 90' sulle linee 2/12/13/14/17/23/36/37".Ci sono novità sul fronte della riorganizzazione? "Sulla diversificazione dei flussi viari - spiega Milli - giungono novità dalla riunione di coordinamento di questa mattina, dalla quale emergono chiare volontà per decongestionare, ad esempio, via Jacopo da Diacceto. Nello specifico, sembra esserci allo studio l'ipotesi di istituire una corsia riservata sul sovrappasso di Piazza Vittorio Veneto, instradando gli autobus sul percorso Ponte alle Mosse, Rosselli, sottopasso, svolta a destra prima di salire sul Ponte alla Vittoria, attraversamento della Piazza, uscita con svolta a sinistra verso via il Prato, Santa Lucia, Orti Oricellari.

Inoltre è previsto lo spostamento dell'attuale capolinea del 36 37 nuovamente a Santa Maria Novella".Palazzo Vecchio intanto conferma i controlli della Polizia Municipale a tutela del centro storico, l’allargamento delle corsie sul controviale Strozzi per i veicoli in uscita dal sottopasso ed il percorso alternativo per bus e taxi in piazzale Vittorio Veneto con l’attestazione di alcune linee del trasporto extraurbano in piazzale Montelungo

Per fluidificare l’uscita dall’area della stazione, è stato stabilito di allargare lo spazio per i transito dei veicoli in modo che possano disporsi su due file più agevolmente rispetto alla situazione attuale sul controviale Strozzi dall’altezza di via Ridolfi. “Già adesso le corsie a disposizione per i mezzi provenienti dal sottopasso Strozzi sono due ma ne viene utilizzata solo una con il risultato di originare rallentamenti e code” precisa l’assessore Giorgetti.

Inoltre è in corso una verifica per eliminare il semaforo all'incrocio con via Ridolfi in uscita dal sottopasso dal momento che le provenienze sul controviale da via Dionisi e da piazza Bambine e Bambini di Beslan sono molto ridotte. Inoltre sono stati programmati per fine mese, per l'esattezza il 30 ottobre, alcuni provvedimenti per decongestionare la zona della stazione. Prima di tutto l'eliminazione del passaggio di una parte di mezzi del trasporto pubblico extraurbano con attestazione a piazzale Montelungo.

In secondo luogo, sempre da lunedì 30 ottobre, sarà attivato un percorso alternativo a via Jacopo da Diacceto per bus e taxi: si tratta di una corsia preferenziale che partendo da piazzale Vittorio Veneto permetterà di superare il sottopasso senza interferire con la tramvia per poi collegarsi con via Il Prato e da lì arrivare in piazza Stazione. “Questa soluzione era allo studio da tempo ma occorreva verificare alcune problematiche relative al dimensionamento e alla realizzazione che ora sono state superate" sottolinea l'assessore.

Attraverso questa viabilità sarà possibile anche instradare alcune linee extraurbane che oggi hanno fermata e capolinea alla Leopolda su una porzione di piazzale Vittorio Veneto lato hotel. Quest'ultima soluzione sarà possibile non appena si restringerà l’ingombro del cantiere in corso per la realizzazione del collettore fognario”. Infine dal 30 ottobre si prevede di spostare il capolinea delle linee 36-37 dall'attuale localizzazione dietro l'abside della Basilica di Santa Maria Novella a piazza Santa Maria Novella lato via della Scala in modo da scaricare piazza della stazione di ulteriori mezzi.

Sarà confermata la fermata stazione prima che i bus riprendano via Santa Caterina da Siena e via della Scala.La replica amara arriva dall'opposizione in Palazzo Vecchio. "La soluzione che sarà adottata è stata proposta da noi". Una mozione firmata dai consiglieri di Forza Italia Jacopo Cellai e Mario Tenerani approvata dal Consiglio comunale lo scorso 29 maggio. 

"Finalmente vediamo accolta dall'amministrazione una delle nostre proposte per aiutare il trasporto pubblico prigioniero dei cantieri per le linee 2 e 3 della tramvia – commentano Cellai e Tenerani –. In particolare, i mezzi oggi obbligati al percorso ponte alla Vittoria-Piazza Gaddi per la direttrice Porta al Prato-Stazione, potranno sfruttare la porzione parallela alla linea 1 del tram (oggi dedicata a pedoni e bici) in piazza Vittorio Veneto per bypassare il ponte e la trafficatissima rotonda di piazza Gaddi, e raggiungere così la stazione attraverso il nuovo percorso da piazza Vittorio Veneto a via il Prato.

Era l'ottobre del 2016 quando con tutto il gruppo presentammo alla stampa questa e molte altre proposte per fluidificare il traffico strozzato dai cantieri – aggiungono i consiglieri azzurri –. Da allora un anno è passato, e non ci pare che le soluzioni adottate dall'amministrazione siano state così efficaci. Forse, oltre a pagare salate consulenze esterne, converrebbe a giunta e maggioranza ascoltare più spesso le ragioni di un'opposizione, come quella di Forza Italia, che non si limita a denunciare ciò che non va, ma che ragionando da forza di governo propone soluzioni concrete, come la preferenziale in piazza Vittorio Veneto appunto".

Solo un problema di cantieri? Palazzo Vecchio emana note ufficiali ad intermittenza, si va dal mezzo pubblico in avaria al restringimento, dall'incidente all'imprevisto all'evento in agenda da mesi ma pur sempre inaspettato.Sul cosa accadrà una volta attivate la Linea 2 e la Linea 3 aleggia ancora un velo di mistero ed i lettori di Nove da Firenze commentando sulla nostra pagina Facebook le ultime notizie offrono uno spaccato interessante sui possibili punto di vista.C'è, infatti, chi vede di buon occhio una chiusura della Stazione a tutti i mezzi che non siano del pubblico servizio, chi vorrebbe un'area pedociclabile e chi sottolinea le presunte anomalie progettuali del sistema tramviario che porta tre capolinea a Santa Maria Novella con la necessità di creare in loco uno smistamento di ampia portata sulle linee tradizionali.

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