Riapre la Sp 302: asse viario fondamentale della valle del Lamone

Viabilità ripristinata fra Emilia-Romagna e Toscana. Pieno sostegno ai Comuni colpiti dall’alluvione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 giugno 2023 14:04
Riapre la Sp 302: asse viario fondamentale della valle del Lamone

Firenze– Oggi, grazie alle azioni messe in campo dalla Provincia di Ravenna in contatto costante con la Città Metropolitana di Firenze e con i Comuni di Brisighella e Marradi, riapre la Strada provinciale 302, asse viario fondamentale della valle del Lamone fra Emilia-Romagna e Toscana. Lo comunicano Michele de Pascale, Presidente della Provincia di Ravenna, Dario Nardella, Sindaco Metropolitano di Firenze, Tommaso Triberti, Sindaco di Marradi, Massimiliano Pederzoli, Sindaco di Brisighella.

La riapertura sarà a senso unico alternato a causa delle criticità che permangono sia a monte che a valle della strada e che, per essere superate necessiteranno di interventi molto più significativi. Questa grande arteria viaria è un esempio chiarissimo di come sia stato assolutamente necessario muoversi d'urgenza per ottenere anche solo una prima percorribilità a un mese dall'evento e di come queste attività siano solo una minima parte di ciò che è necessario fare per ipotizzare anche solo un mero ripristino, che purtroppo però rischia spesso di non essere più sufficiente, della situazione pre-alluvione.

Visitare la Sp 302 rende chiarissimo sia cosa significhino interventi d'urgenza, sia quanto sia necessario stanziare subito nuove risorse per la viabilità e le frane e, soprattutto, quanto sia essenziale avere un commissario con poteri speciali per poter intervenire con la celerità necessaria.

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La commissione Aree interne presieduta da Marco Niccolai (Pd) ha dedicato una seduta ai Comuni colpiti dall’alluvione che ha interessato con fenomeni molto intensi, tra il 15 e il 17 maggio, i territori di Firenzuola, Londa, Marradi e Palazzuolo sul Senio.

È passato un mese e il presidente Niccolai ha ribadito agli amministratori locali presenti all’audizione la volontà della Commissione di aprire un dialogo, che continui nel tempo, con l’obiettivo di dare il massimo sostegno e supporto in una ricostruzione che sarà lunga e complessa. “La Commissione - ha spiegato - è unita nel supportarvi per avere gli strumenti adeguati a dare tutte le risposte ai cittadini in zone della Toscana dove la vivibilità è stata fortemente compromessa”.

Ad aprire i lavori è stata l’audizione dell’assessore regionale con delega alla Protezione civile. Monia Monni ha fatto il punto della situazione partendo dal resoconto degli eventi che tra il 15 e il 17 maggio hanno interessato le zone colpite dell’alluvione provocando crolli, colate di detriti e ruscellamenti con la viabilità comunale e provinciale seriamente compromessa.

“Il risultato – ha spiegato – sono interventi gravosi dal punto di vista economico e tempi di ripristino che in molti casi non saranno brevi”. Territori per i quali prima è arrivato lo stato di emergenza regionale e poi quello nazionale che durerà 12 mesi. “Il primo contributo da 4 milioni di euro - ha proseguito - è arrivato dal Fondo nazionale delle emergenze. Ed entro tre mesi andrà quantificato quanto servirà per ripristinare la viabilità e sostenere la popolazione. Il fabbisogno complessivo per le prime misure di soccorso e assistenza alla popolazione e gli interventi più urgenti è stato quantificato in 16 milioni di euro, in attesa dell’assegnazione delle risorse finanziarie”.

Per quanto riguarda le misure economiche di sostegno l’assessore Monni ha spiegato che “si tratta di massimo 5 mila euro per i nuclei familiari che hanno subito danni alla prima casa, mentre il limite è di 20 mila euro per il contributo per la ripresa delle attività economiche e produttive”.

Tra gli amministratori locali coinvolti il sindaco di Londa Tommaso Cuoretti che ha fatto il punto della situazione raccontando come “il crollo di una strada comunale abbia isolato una sessantina di abitazioni con 200 persone interessate, soprattutto anziani e bambini, che hanno avuto bisogno di supporto medico e alimentare in condizioni molto difficili, grazie al grande contributo dei volontari”. I lavori per il ripristino sono iniziati ma ci vorranno due mesi per concluderli.

Dal punto di vista dell’economia le preoccupazioni del sindaco sono per la produzione di pesche andata completamente distrutta e per le strutture ricettive del turismo difficili da raggiungere e che rischiano di vedere compromessa la stagione estiva. “Il problema – ha concluso – è che sono tante le strade da mettere in sicurezza e poche le risorse, tanto che per l’emergenza abbiamo dovuto cambiare la destinazione dei fondi stanziati per l’adeguamento sismico della scuola per l’infanzia”.

A intervenire all’audizione anche Vittoria Mercatali vicesindaco di Marradi che ha fatto il bilancio dei danni causati dall’alluvione: “Nella fase della prima emergenza avevamo 120 persone isolate in una frazione, dopo due giorni sono state riaperte due strade, ma la provinciale è andata completamente distrutta. Decine anche i turisti assistiti ed evacuati durante l’emergenza. Il nostro censimento ci parla di 70 frane che interessano strade comunali e 20 che riguardano quelle provinciali. Con una stima dei danni per la somma emergenza pari a 3 milioni e 49 0mila euro. Tanti sono i terreni agricoli ancora isolati e le difficoltà nella viabilità hanno aumentato i costi per le aziende presenti nel nostro territorio per colpa di viaggi più lunghi e una logistica più complessa, per non parlare delle strutture turistiche che hanno visto la stagione compromessa nel momento peggiore”.

La vicepresidente della Commissione Luciana Bartolini (Lega) ha parlato “di situazione preoccupante in piccoli Comuni, dove la viabilità è l’emergenza maggiore. Il turismo non si fa senza strade e purtroppo la produzione delle pesche è andata perduta, mentre speriamo che gli agriturismi riescano a lavorare”. “Se le persone perdono la speranza – ha concluso - perdono un po’ tutto. Noi faremo tutto il possibile per trovare le risorse”.

Durante il dibattito il consigliere regionale Cristiano Benucci (Pd) ha parlato di una situazione ancora più grave perché “a essere coinvolti sono piccoli Comuni con poche risorse e pochi dipendenti”. “Per questo - ha aggiunto – la Regione deve fare la sua parte, mettendo a disposizione i propri uffici anche per sostenere i Comuni in operazioni difficili come la rendicontazione. Si tratta di una parte della Toscana piccola, ma che ha dignità di far parte della Regione e di essere aiutata. Hanno bisogno del nostro aiuto a recuperare velocemente le vie di comunicazione, il recupero delle colture non dipende da noi, ma vanno sostenuti i coltivatori e gli imprenditori coinvolti. Si tratta di piccole produzioni custodi di un prodotto di nicchia che però andrebbe perduto per sempre”.

Il presidente della commissione Niccolai, che ha ringraziato gli amministratori locali costretti a lavorare in condizioni estreme, ha chiesto alla Giunta “di sollecitare un importante intervento economico da parte del Governo nazionale, visto che le risorse in campo sono insufficienti senza uno stanziamento nazionale. Noi vi chiederemo di rivederci periodicamente per fare il punto della situazione perché, passata l’emergenza, i problemi restano a chi li vive quotidianamente”.

Un ringraziamento agli amministratori locali è arrivato anche dall’assessore regionale Monni che ha garantito il massimo impegno della Giunta per implementare i fondi a disposizione. “Le strade vanno ricostruite in un territorio già abbastanza fragile e dove vivere è complesso. Nei prossimi giorni avrò un’audizione in Parlamento e speriamo che possano essere anticipati dei fondi”.

Si intitola ‘La Gradisca’ la cena di beneficenza che si terrà mercoledì 21 giugno a Villa a Sesta. Un omaggio all’inizio dell’estate con cena, musica e balli e un’occasione per raccogliere fondi da devolvere alla Cooperativa CAB Massari di Conselice, azienda agricola colpita duramente dall’alluvione delle settimane scorse in Emilia Romagna. L’evento è organizzato dall’associazione Dit’unto - Villa a Sesta insieme al Circolo Arci di Villa a Sesta e il Ristorante L’Asinello con il patrocinio del Comune di Castelnuovo Berardenga.

I volontari del Circolo Arci di Villa a Sesta cucineranno insieme allo chef stellato Senio Venturi e al suo staff. La cena tipica romagnola si terrà nelle vie della frazione castelnovina alle ore 19.30, seguita da musica dal vivo dei “The Peter Sellers”. Durante la serata, si terrà anche la lotteria di beneficenza con premi del territorio romagnolo e toscano, offerti da aziende produttrici di vino, formaggi e salumi. L’intero ricavato sarà devoluto alla Cooperativa CAB Massari di Conselice per reimpiantare una vigna andata completamente distrutta a causa dell’alluvione.

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