Rapine a Firenze: in carcere 23enne di origine brasiliana

Una delle vittime, la scorsa estate, si era risvegliata in ospedale senza telefono e portafoglio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 febbraio 2024 17:29
Rapine a Firenze: in carcere 23enne di origine brasiliana

La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Firenze su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo toscano, nei confronti di un 23enne di origine brasiliana, al momento accusato di due rapine messe a segno, in rapida successione, la scorsa estate, in concorso con una seconda persona.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, tra le 3.40 e le 4.00 di notte del 25 agosto, il Centro storico fiorentino è stato teatro di due aggressioni a scopo di rapina.

Per quanto riguarda la prima, la vittima - un uomo fiorentino - si è addirittura risvegliato al Pronto Soccorso di Santa Maria Nuova senza portafogli e telefono, dopo essere stato colpito con un violento pugno al volto, perdendo quindi i sensi.

La vicenda avrebbe avuto inizio con una mera richiesta di denaro in strada da parte di due giovanissimi, trasformata poi in un vero e proprio inseguimento nella zona di Santa Croce, nel corso del quale il malcapitato è stato infine raggiunto e colpito all’altezza di via Verdi.

Il secondo analogo episodio sarebbe invece andato in scena appena una ventina di minuti dopo in via dei Pilastri: a farne le spese un altro uomo, anche lui preso a pugni da due persone e costretto, dalle circostanze, a consegnare ai malintenzionati 50 euro per evitare così conseguenze peggiori, oltre alle successivamente diagnosticate lesioni alla mandibola.

Raccolte le testimonianze sull’accaduto, i Falchi della Squadra Mobile si sono messi immediatamente a lavoro per dare un volto e un nome ai protagonisti delle due vicende, sospettando fin da subito che entrambe le rapine potessero essere state portate a termine con le stesse mani o, per la precisione, con gli stessi pugni.

La Squadra Mobile ha passato al setaccio ogni singolo fotogramma delle immagini di videosorveglianza della zona, arrivando rapidamente a delineare le caratteristiche fisiche dei presunti autori delle violente rapine.

La svolta nelle indagini è poi arrivata qualche settimana dopo quando uno dei poliziotti della squadra di investigatori che stava seguendo il “caso”, dopo aver trascorso giorni ad osservare attentamente i filmati delle aggressioni, si è imbattuto libero dal servizio nel 23enne oggi destinatario del provvedimento del GIP.

L’esperto investigatore della Squadra Mobile, ha seguito con molta discrezione il sospetto, individuato ad una fermata dell’autobus a Novoli e, poco dopo, con gli altri Falchi, è scattato il blitz nella sua abitazione in zona.

Sulla base di quanto emerso durante il controllo e all’esito dell’intera attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze, gli inquirenti hanno quindi ritenuto che sussistano gravi indizi di colpevolezza nei confronti del giovane finito, nei giorni scorsi, in custodia cautelare a Sollicciano.

Si precisa tuttavia che l’effettiva responsabilità dell’indagato e la fondatezza delle ipotesi d'accusa a suo carico, dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento la persona destinataria della misura cautelare è assistita da una presunzione di innocenza.

Il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma si è congratulato con i Falchi della Squadra Mobile e, in particolare, con l'agente che, con la sua tenacia e determinazione, ha portato, anche libero dal servizio, ad un'importante svolta nelle indagini.

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