Puntura di zecca nei boschi, le precauzioni

In Mugello cartelli con le avvertenze alla partenza dei sentieri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 luglio 2021 16:58
Puntura di zecca nei boschi, le precauzioni

Firenze – L’ufficio Igiene e Sanità Pubblica con sede a Borgo San Lorenzo e afferente al Dipartimento di Prevenzione della Asl Toscana centro, invita ad adottare alcune semplici precauzioni per evitare l’esposizione a punture di zecche a cui è più sottoposto in questo periodo dell’anno chi compie escursioni in zone boschive o nei prati del territorio del Mugello. La prevenzione della puntura di zecca è l’arma più efficace per evitare infezioni che possono essere trasmesse attraverso questi parassiti di cui sono vettori gli animali selvatici, molto presenti anche nei boschi del Mugello.

Durante una passeggiata o un’escursione in ambienti dove la concentrazione dei parassiti può essere più alta, l’invito è a non esporre parti di pelle nuda a diretto contatto con il terreno e a non mettersi per terra a diretto contatto con il suolo. Una volta rientrati a casa, si consiglia di fare un controllo visivo a corpo nudo e sugli stessi indumenti.

Per limitare la diffusione di malattie provocate dalle punture di zecche, l’Ufficio Igiene del Mugello proporrà All’Unione Montana dei Comuni del Mugello l’installazione di cartelli che saranno apposti all’inizio dei principali sentieri con le avvertenze.

Se la puntura di zecca non è di per sé pericolosa per l’uomo, è la possibilità di contrarre infezioni virali e batteriche che rappresenta un rischio sanitario. La malattia più frequentemente trasmessa dalla zecca dei boschi è la malattia di Lyme, un’infezione di origine batterica in cui l’agente patogeno è la Borrelia burgdorferi che può arrivare a interessare il sistema nervoso e il cuore. Il rispetto delle precauzioni e il controllo cutaneo rimangono gli strumenti più efficaci di prevenzione.

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