Prostata, a Santa Maria Novella il Vespasiano Amico

Il progetto ‘aggancia’ gli uomini nei bagni pubblici e li costringe a porsi tre domande-chiave 

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 ottobre 2014 20:30
Prostata, a Santa Maria Novella il Vespasiano Amico

Capire se si soffre di ipertrofia prostatica benigna, che in Italia riguarda circa due milioni di uomini, oltre 1.600 mila over 50, con conseguenze fastidiose e pericolose sia di salute che sessuali. Manifesti e locandine che invitano a riflettere sui propri sintomi saranno affissi nelle toilette maschili di stazioni e aeroporti delle più importanti città italiane tra cui Firenze, dal 30 ottobre al 5 novembre: obiettivo, raggiungere almeno 200 mila uomini per informarli sui rischi che corrono senza un corretto stile di vita e una adeguata prevenzione. Tutte le informazioni sul web: www.questionidiprostata.it

 Il vespasiano torna di moda anche a Firenze e in Toscana: per una settimana, dal 30 ottobre al 5 novembre, la stazione Santa Maria Novella non sarà più il luogo dove si è costretti ad andare per i bisogni urgenti cercando di restarci il meno possibile, ma un posto dove trovare informazioni utili per la propria salute. Un ‘bagno amico’ sarà infatti il protagonista della nuova campagna contro i problemi della prostata in collaborazione tra a Società Italiana di Urologia (SIU) e GSK.

E non riguarderà solo Firenze: per un'intera settimana nelle toilette maschili di stazioni e aeroporti delle principali città italiane si troveranno ad altezza occhi, proprio sopra l'orinatoio, manifesti e locandine con tre domande-chiave sui sintomi che possono essere il segno di disturbi alla prostata. Impossibile non notarle per i circa 250 mila viaggiatori uomini (6 mila a SM Novella) che transitano ogni settimana nei luoghi pubblici prescelti per la campagna: le Grandi Stazioni di Roma Termini, Milano Centrale, Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella e Napoli Centrale, gli aeroporti di Linate, Malpensa, Venezia ed Olbia, e l'autogrill di Piazza Duomo a Milano.

“È sempre più complicato raggiungere i maschi adulti per informarli su argomenti intimi legati alla salute della prostata o alla sessualità – osserva Maurizio Brausi, presidente nazionale SIU –. Per questo abbiamo pensato di metterli letteralmente di fronte ai fatti, cercando di ‘stanarli’ nelle toilette di luoghi pubblici molto frequentati come aeroporti e stazioni: manifesti e locandine non potranno essere ignorati e “costringeranno” gli uomini a porsi poche, semplici domande che però possono fare la differenza per capire se qualcosa non va. Chiedersi se il flusso sia debole, domandarsi se di notte ci si alza spesso per fare pipì o se capiti di far fatica a trattenerla: gli uomini potranno riflettere su questi argomenti nei momenti che passano in bagno, facendo così mente locale su sintomi che è opportuno riferire al medico per prendere provvedimenti”.

Questi tre segni sono fra i principali indizi di un'ipertrofia prostatica benigna, una patologia caratterizzata da un ingrossamento della ghiandola che provoca la compressione dell'uretra e la riduzione del flusso di urina ed è la quarta malattia più spesso diagnosticata nell'uomo: in Italia colpisce circa il 14 per cento degli over 50, oltre 1.600.000 persone. In Toscana, utilizzando la medesima percentuale sui dati Istat, supera i 100 mila uomini.

Le tre domande scelte per la campagna – spiega Marco Carini, Ordinario di Urologia, Università di Firenze sono già molto indicative e bastano a porre un sospetto, che va valutato dal medico per poi intraprendere se necessario una terapia adeguata. Si tratta di messaggi semplici e incisivi, in grado di attrarre l'attenzione ma allo stesso tempo rassicuranti: le locandine spiegano chiaramente che non è necessario allarmarsi ma solo parlarne al medico di fiducia.

Non va infatti trascurato il basso tasso di richiesta di consulto medico da parte dei maschi quando si rendono conto di aver bisogno di cure, sia per imbarazzo e reticenza, sia per il fatto stesso che si tratta di alterazioni correlate in qualche modo al proprio apparato uro-genitale: in questo sono molto diversi dalle donne, assai più propense a chiedere aiuto alla prima comparsa di disturbi. La campagna nelle toilette dei luoghi pubblici può essere un modo ideale per superare tabù che impediscono all'uomo di prendere consapevolezza dei propri sintomi, trascurandoli.

Il nostro obiettivo è far sì che gli uomini si prendano una pausa per riflettere sulla salute della prostata e porsi domande: usciti dalle toilette, rivolgendosi al medico di fiducia o consultando il sito www.questionidiprostata.it, potranno trovare risposte ai loro dubbi e anche intraprendere un percorso di miglioramento dello stile di vita, utile a prevenire l'ipertrofia prostatica benigna. Si tratta infatti di un problema che può essere evitato con una vita attiva, una dieta mediterranea in cui si riduca l'apporto di grassi animali, un consumo non eccessivo di alcol.

Altrettanto importante, infine, sottoporsi a una visita di controllo urologica annuale dopo i 45 anni”.

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