Proseguono le verifiche sul ponte a Signa

Il 30 luglio prove dinamiche per monitorare le vibrazioni indotte dal traffico. I ponti sono sicuri, ma bisogna adottare il monitoraggio dinamico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 luglio 2020 14:01
Proseguono le verifiche sul ponte a Signa

Proseguono le verifiche sul ponte sull'Arno a cura dell’Università di Firenze – Dipartimento di Ingegneria Civile in accordo con i Comuni di Lastra a Signa e Signa, finalizzate allo studio e monitoraggio di eventuali criticità statiche del ponte e della passerella pedonale. Giovedì 30 luglio saranno effettuate prove dinamiche in particolare per acquisire dati sulla risposta della struttura alle vibrazioni indotte durante il test. Tale operazione comporterà la chiusura del ponte per pochi minuti durante la giornata per consentire il passaggio di un mezzo pesante utile per imprimere un impulso alla struttura e analizzare così le vibrazioni che scaturiscono dal transito veicolare.

«Da qui al 2050 il riscaldamento globale metterà a rischio la sicurezza delle infrastrutture a livello mondiale» avvisano gli esperti di Sensoworks. E non è solo il caldo ma anche il conseguente incremento dei periodi di alluvione, delle tempeste e degli uragani. Fenomeni climatici che sono aumentati in quasi ogni parte del mondo, sia in frequenza che in durata«Sottovalutare questa situazione sarebbe un errore. Ma con il monitoraggio dinamico sarà possibile risolvere fin d’ora il problema infrastrutturale» sottolinea Niccolò De Carlo, ceo e co-fondatore di Sensoworks, startup già attiva a livello globale, con uffici anche a Boston e monitoraggi in molti Paese europei, includendo anche la Francia. «I ponti italiani sono stati costruiti a regola d’arte ed anche la manutenzione è stata nella maggior parte dei casi adeguata.

Oggi —tuttavia— le nuove tecnologie consentono di fare di più: di prevedere il futuro e prevenire un evento infrastrutturale prima che accada» puntualizza Niccolò De Carlo, sottolineando la necessità di passare da un monitoraggio statico delle nostre infrastrutture —quello caratterizzato da ispezioni tecniche sporadiche realizzate da tecnici in carne ed ossa— ad un monitoraggio dinamico, consentendo così di avere un controllo costante ed in tempo reale attraverso strumenti tecnologici all’avanguardia.

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