Pasqua al ristorante, crescono le prenotazioni

Carne di agnello sul 44% tavole. Trionfano i dolci della tradizione: il 42% li prepara in casa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 aprile 2023 10:32
Pasqua al ristorante, crescono le prenotazioni

Sarà una Pasqua con più persone al ristorante, il 10% in più rispetto allo scorso anno, ma questo non si tradurrà in un aumento degli utili, ma solo dei ricavi per le attività della ristorazione. E' l'allarme lanciato da TNI Ristoratori Italia, il sindacato delle imprese Horeca, che vede ancora nubi all'orizzonte per il settore.

“Anche se il prezzo dell'energia sembra calare, il costo delle materie prime - spiega Cristina Tagliamento, albergatrice aretina e segretaria nazionale di TNI Ristoratori Italia - è sempre molto alto, ma non possiamo far ricadere i maggiori costi sulla clientela, che, come noi, ha dovuto sostenere, da oltre un anno ormai, i forti rincari che si sono registrati”.

Un pranzo al ristorante costerà a Pasqua 2023 dai 30 ai 40 euro, esattamente (o con lievissimi ritocchi) come a Pasqua 2022. “Prendiamo atto che le misure adottate dal Governo sono del tutto insufficienti. Il costo del lavoro - sottolinea Tagliamento - è sempre alto, i costi bancari sono aumentati per effetto dell'inflazione e resta il problema della carenza di personale, legato al grande cambiamento che sta avvenendo negli ultimi anni in questo settore e cioè che le persone non vogliono lavorare nelle feste e nei weekend e, di fatto, non vogliono più avere a che fare con questo mestiere faticoso”.

Approfondimenti

La spesa a tavola dei toscani per il pranzo di Pasqua sale a 76 euro a famiglia, con un aumento del 10% rispetto allo scorso, spinto dalla voglia di stare assieme dopo le difficoltà causate dalla pandemia ma anche nonostante inflazione e preoccupazione per la guerra in Ucraina. In Toscana si spenderanno complessivamente circa 120 milioni di euro per mettere in tavola il pranzo pasquale.

E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè “La Pasqua 2023 degli italiani a tavola” secondo la quale il 57% dei cittadini trascorrerà il pranzo pasquale tra le mura domestiche, mentre un altro 34% con parenti e amici. Il 7% ha deciso, invece, di passare la domenica in un ristorante o in un agriturismo – continua Coldiretti Toscana – mentre un restante 2% ha scelto di fare un picnic.In media saranno sei le persone su ogni tavola – spiega Coldiretti Toscana – con una situazione abbastanza simile a quella dello scorso anno, con le tavolate che stentano ancora a riempirsi dopo l’impatto devastante della pandemia sulle nostre abitudini.

Per preparare il pranzo di Pasqua si impiegheranno mediamente 2,1 ore, con una netta tendenza a privilegiare i menu della tradizione. Tra coloro – secondo Coldiretti Toscana - che cucineranno, una maggioranza del 47% conterrà le operazioni in cucina tra i 30 minuti e le 2 ore, un 27% si spingerà a 3 ore, ma un 18% di “super chef” arriverà fino a 8 ore e un ulteriore 1% supererà questo limite. Ma un 7% si limiterà ad appena mezz’ora.

A vincere sono soprattutto le ricette della tradizione che caratterizzano la nostra regione con la carne di agnello che sarà sulle tavole di quattro famiglie toscane su dieci (44%) in aumento del 13% rispetto allo scorso anno così come i dolci della tradizione. E proprio i dolci della tradizione regionale sono stati protagonisti delle iniziative del weekend nei mercati contadini di Campagna Amica tra degustazioni, esposizioni e laboratori. Dal Pan di Ramerino ai ciambellini, dai corolli senesi alla schiacciata alla livornese, dalla Pasimata della Garfagnana alla torta di riso tipica della provincia di Massa Carrara fino alla versione contadina della Colomba Pasquale con gli ingredienti a km zero delle aziende agricole: antiche ricette pasquali che sono tornate con prepotenza sulle nostre tavole per battere i rincari e farci riscoprire i sapori autentici di una volta.

In più di quattro famiglie su 10 (42%) i dolci tipici si preparano in casa.

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