Novità in Regione Toscana, arriva il sottosegretario al presidente

Figura esistente da tempo in Lombardia, Emilia Romagna, Calabria e Abruzzo. Il dibattito

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 febbraio 2023 15:52
Novità in Regione Toscana, arriva il sottosegretario al presidente

Nell'ordinamento italiano il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale (o della regione) è una figura, presente in alcune regioni, ispirata al Sottosegretariato di Stato alla Presidenza del Consiglio: nominato dal presidente della giunta regionale, con modalità analoghe agli assessori, coadiuva il presidente stesso nello svolgimento delle sue funzioni, anche con "delega" per determinate materie, e partecipa alle sedute della giunta regionale senza però diritto di voto.

La figura non è prevista dalla Costituzione ma è stata introdotta da alcuni statuti regionali (Emilia Romagna, Lombardia, Calabria e Abruzzo).

Adesso questo aiuto per il presidente arriva anche in Toscana. La nuova figura di sottosegretario alla presidenza della Regione Toscana, istituita con modifica statutaria, non graverà sul bilancio, i costi saranno assorbiti rideterminando indennità e rimborsi spese.

Stesso dicasi per i due nuovi membri dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale (attualmente formato da presidente, due vicepresidenti e due segretari). Lo prevede una proposta di legge, di iniziativa del governatore Eugenio Giani, licenziata a maggioranza (hanno votato contro Lega e Fratelli d’Italia, non ha partecipato il gruppo misto – Toscana Domani) in commissione Bilancio, guidata da Giacomo Bugliani (Pd), che ora passa all’esame dell’Aula.

Tecnicamente le percentuali di indennità di funzione e rimborso spese da rideterminare saranno quelle dei consiglieri membri dell’Ufficio di presidenza.

La proposta di legge, che ha un’entrata in vigore differita, estende al sottosegretario la disciplina di gestione delle autovetture di servizio così come previsto per governatore e membri della Giunta.

La Commissione guidata da Bugliani ha licenziato anche un secondo disegno di legge, questa volta all’unanimità (non ha partecipato al voto il gruppo misto – Toscana Domani), strettamente legato al testo presentato da Giani, di iniziativa dei membri dell’Ufficio di presidenza. La norma interviene sulla struttura di supporto al sottosegretario definendo come “non si sovrappone a quella del gruppo consiliare di cui fa parte in qualità di consigliere”. Si prevede anche l’incompatibilità del sottosegretario con altre cariche di particolare rilievo consiliare.

In sede di dibattito la vicepresidente della Commissione Elisa Tozzi (gruppo misto – Toscana Domani) ha annunciato la volontà di non voler partecipare al voto per questioni di “opportunità”. I due interventi normativi non la convincono: “Si può anche scegliere di riformare l’assetto complessivo, ma lo si deve fare in maniera organica e con un percorso diverso da quello svolto”. Anche l’invarianza di costi non convince Tozzi: “Oneri maggiori ci saranno e lo si scrive anche nella relazione tecnico finanziaria. Le stime, ancorché prudenziali, attestano una spesa di 104mila euro l’anno per l’allargamento dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale e circa 331mila euro l’anno per la struttura di supporto al sottosegretario”. D’accordo con le osservazioni sollevate da Tozzi, per la parte relativa al sottosegretario, si è dichiarato Marco Casucci.

E sui costi il presidente della Giunta ha affermato: “Delle cinque persone previste a supporto del sottosegretario, tre sono dipendenti interni. Gli oneri sono quindi quantificabili in poco più di 100mila euro l’anno”. A detta di Giani, su oltre 3mila persone in organico alla Regione, le risorse in aggiunta non dovrebbero essere considerate dei veri costi.

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