Gravissimo lutto nel mondo della medicina italiana: è morto stanotte nella sua casa di Carmignano ad appena 58 anni il dottor Angelo Di Leo, un luminare dell'Oncologia. Da tempo lottava contro la Sla. Lascia la moglie Laura e la figlia Federica.
Laureato in Medicina e Chirurgia nel luglio 1988 all'Università di Palermo con 110 e lode con una tesi sul tema "Immuno-deficit and lympho-proliferative disorders: the role of Epstein-Barr virus", con plauso accademico dalla Commissione, ha gradatamente perfezionato le sue conoscenze fino a ricevere, nel 2019, unico italiano, il Premio Esmo per gli studi da lui compiuti per la lotta ai tumori al seno. Per molto tempo è stato Direttore del Polo Oncologico dell'ospedale Santo Stefano di Prato e con le sue operazioni ha salvato tante vite umane. Il 1 aprile di quest'anno, il suo posto è stato preso dalla moglie Laura Biganzoli, anche lei oncologa.
Angelo Di Leo ha lasciato la guida dell’oncologia di Prato per assumere l’incarico di altissima professionalità di coordinatore aziendale per lo sviluppo di programmi per la ricerca clinica dell'Ausl Toscana Centro.
Per anni Di Leo è stato impegnato nel campo della ricerca clinica ed ha instaurato importanti collaborazioni con Istituzioni nazionali ed internazionali. Questa morte così prematura però non gli ha concesso di proseguire oltre nella sua attività che lascia un vuoto davvero enorme in Toscana, e non solo.
A Prato la Fondazione Sandro Pitigliani, di cui Di Leo era sostenitore e amico vero, lo ricorda così: "Persona di grande umanità, scienziato, amato dai suoi pazienti e da tutta la città di Prato, rimpianto dal mondo oncologico. Grazie Angelo per quello che ci hai dato, per l'esempio e sarai sempre con noi". Nel profilo ufficiale della stessa Fondazione, troviamo un curriculum approfondito di Angelo Di Leo.
Dopo la laurea in Sicilia, e dopo aver conseguito la specializzazione in oncologia medica nel 1992 presso l’Università degli Studi di Pavia, nel 1996 Di Leo ha ricevuto il Certificato Europeo in Oncologia Medica rilasciato dall’European Society of Medical Oncology.
Di Leo ha svolto il suo tirocinio presso l’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano dove ha lavorato per 7 anni (fino al 1996).
Dal 1996 al 2003 Di Leo ha lavorato presso la Divisione di Oncologia Medica dell’Istituto Jules Bordet di Bruxelles, dove dal 2000 ha ricoperto la carica di direttore associato e direttore medico del gruppo di ricerca BREAST.
Dal settembre 2003 Di Leo ha ricoperto la carica di direttore dell’Unità Operativa di Oncologia Medica "Sandro Pitigliani" e direttore del Dipartimento di Oncologia presso l’Ospedale “Santo Stefano” di Prato-Azienda USL 4. Il campo principale di ricerca del Dr. Di Leo è stato il carcinoma della mammella. In questo settore è stato coinvolto nella coordinazione di molte sperimentazioni internazionali di fase III, con lo scopo di valutare l’efficacia di nuovi farmaci.
Di Leo è stato inoltre molto attivo nella valutazione di marcatori molecolari con valore potenzialmente predittivo nel trattamento di pazienti con carcinoma della mammella.
Autore di molti articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali, ha anche partecipato come relatore a numerose conferenze nazionali ed internazionali ed è stato membro del comitato tecnico-scientifico dell’Associazione Italiana Ricerca Cancro e membro dell’ASCO grants selection committee.
Il sindaco Matteo Biffoni e tutta l'Amministrazione esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa del dottore: "Punto di riferimento per la medicina, ha dedicato tutte le sue energie per le cure e la ricerca oncologica. Insieme con la Fondazione Pitigliani ha gettato le basi per la nascita di un centro oncologico a Prato", ricorda Biffoni.
AGGIORNAMENTO 15 GIUGNO - L'ultimo commosso saluto ad Angelo Di Leo ha avuto luogo nel tardo pomeriggio di ieri lunedì 14 giugno presso la chiesa di Bonistallo.
