Massimo Mattei, ex assessore di Palazzo Vecchio, racconta su Facebook una storia molto bella dopo che Silvia Becherucci, una sua amica, gli ha mandato alcune foto. Ma sentiamo Mattei.
"È una fede che io non ho, ma hanno persone vicine a me ed è un po' la stessa cosa perchè qualcosa si attacca. Oggi una mia cara amica mi ha mandato la foto di suo padre di 100 anni, nato nel maggio del '22, felice come un bambino a Moena al ritiro della Fiorentina.Contento, con la sua maglia viola con il numero 100 dietro la schiena e le firme dei giocatori che hanno voluto onorare una storia.Quella sua che si chiama Mario Becherucci ed ha attraversato due secoli e un millennio, quella di chi per quella maglia ha gioito (poco), sofferto (tanto), ha visto Julinho e Montuori con lo scudetto sul petto, segnare Hamrim, Antognoni guardare le stelle e Batistuta far la mitraglia; ma ha visto anche Gualdo Tadino, Avellino e quella finale maledetta, Cagliari ed il rigore negato e le salvezze all'ultima giornata.
Ha visto tutto Mario, ma non smette un attimo di voler essere vicino alla sua Fiorentina. Ha 4 anni in più della sua squadra Mario ed è ancora lì. Portato da sua figlia in una prova incredibile d'amore.Io lo invidio tanto che quando mia moglie mi portò a Moena mi concentravo soltanto sui canederli per la cena mentre Guya era attenta perfino alla partita con i dilettanti austriaci.È una fede.E come tutte le fedi io la guardo con rispetto e tenerezza. Ma la tenerezza per Mario che ha ancora la forza di farsi 400 km con sua figlia accanto soltanto per gridare "Forza viola!" è più forte di ogni cosa.
Quest'anno in tribuna d'onore vorrei lui. Perchè deve essere un onore per chi veste quella maglia giocare per rappresentare persone come lui, mia moglie che in questi giorni mette davanti il calciomercato a me, mio padre che non si era mai perso una partita e una città che non ha mai smesso un secondo di tifare. Forza Mario orgoglio di Firenze".
