Manifestazione di Forza Nuova a Prato: la città è contaria

Approvato a maggioranza l'ordine del giorno sottoscritto dai gruppi Pd, M5S, Liberi e uguali. Organizzato un presidio antifascista per difendere i valori della Costituzione. Calosi (Cgil): “Esortiamo ad esserci tutte le forze democratiche per sostenere la mobilitazione pacifica, popolare e antirazzista”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 marzo 2019 23:50
Manifestazione di Forza Nuova a Prato: la città è contaria

Il prefetto di Prato Rosalba Scialla ha confermato l'autorizzazione per la manifestazione di Forza Nuova per sabato 23 marzo a Prato, ignorando la natura palesemente fascista della manifestazione e dell'organizzazione che l'ha indetta e ignorando per altro le provocazioni di questi giorni ai danni dell'ANPI. E su richiesta della Questura di Prato, l’Amministrazione comunale ha dovuto adottare i provvedimenti necessari allo svolgimento del corteo, che si snoderà da piazza della Stazione a piazza del Mercato Nuovo.

Ma il Consiglio comunale, con 17 voti favorevoli (Pd, Movimento 5 Stelle, Liberi e uguali per Prato, Biffoni per Prato e Prato Libera e sicura) e 5 voti di astensione (Forza Italia, Energie per l’Italia e Prato con Cenni) ha approvato l’ordine del giorno che esprime “contrarietà alla decisione” del prefetto e del questore “di consentire” la manifestazione di Forza Nuova a Prato nella giornata di sabato 23 marzo. I capigruppo dei gruppi che si sono astenuti in dichiarazione di voto hanno sottolineato di non poter votare a favore perché non condividono la critica rivolta al prefetto e al questore. L’ordine del giorno è stato sottoscritto dai capigruppo di Pd, M5S, Liberi e Uguali e Biffoni per Prato e poi votato anche da Prato Libera e sicura dopo l'accoglimento di una parte di un suo emendamento. Il documento rileva che quella del 23 marzo è “una manifestazione che, con il riferimento al numero 100 – contenuto nel volantino - intende far riferimento ai 100 anni dalla costituzione dei Fasci italiani di combattimento e che quindi viola in maniera evidente la XII disposizione transitoria della Costituzione italiana che vieta “la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista”, nelle forme e nei modi successivamente dettagliati dalla legge Scelba e Mancino”. L’ordine del giorno evidenzia che “la città di Prato – Medaglia d’argento per la Resistenza – non possa ospitare eventi così fortemente orientati proprio verso ideologie che la Resistenza ha inteso combattere” e in considerazione del fatto che “sul nostro territorio sono state raccolte più di ventimila firme per bloccare la suddetta manifestazione e che l’ANPI, le sigle sindacali, il mondo dell’associazionismo, la Diocesi hanno manifestato in vari modi il loro dissenso” esprime, appunto la contrarietà alla svolgimento della manifestazione di Forza Nuova. Il documento, infine, “impegna il sindaco e la giunta a continuare a manifestare la propria contrarietà allo svolgimento del raduno di Forza Nuova come reazione da parte di una città da sempre aperta e rispettosa della Costituzione.

A tutto questo si aggiunge la preoccupazione di voler garantire l’ordine pubblico e la sicurezza urbana, considerando anche il rischio che la tensione di questi giorni possa favorire infiltrazioni di gruppi violenti” e a “chiedere al Governo, e in particolare al Ministro degli Interni, di bloccare la manifestazione del 23 marzo”.

Un presidio antifascista si terrà sabato pomeriggio alle 15:00 in piazza delle Carceri a Prato in concomitanza con il corteo di Forza Nuova. PD di Firenze, PSI di Firenze e Prato, Articolo 1 MdP, +Europa, Rifondazione Comunista, FIOM CIGL Firenze, ANED, ANPI, LeG, LIBERA aderiscono alla manifestazione antifascista ed antirazzista.

"Sabato saremo a Prato alla manifestazione antifascista, perché le piazze sono di chi rappresenta e condivide i valori della Costituzione, l’antifascismo e la legalità -dichiara Daniele Calosi, Segretario Generale Fiom CGIL FirenzeIl Comune di Siena ha negato l’uso di piazza del Campo a Libera Toscana quale punto di arrivo del corteo, che si sarebbe concluso nel luogo simbolo della città con la lettura dei nomi di 1000 vittime innocenti della mafia. Ieri il prefetto di Prato ha autorizzato la manifestazione di Fn il 23 marzo, giorno del centenario della costituzione dei fasci di combattimento. Certi anniversari non sono neutrali.

È inammissibile che chi rappresenta la democrazia sia messo ai margini. Come Fiom parteciperemo alla manifestazione antifascista di sabato a Prato ed esortiamo ad esserci tutte le forze democratiche per sostenere con forza la mobilitazione antifascista, pacifica, popolare e antirazzista.”

Il sindaco di Lastra a Signa, Angela Bagni, invita tutti i cittadini e le associazioni a scendere in piazza per difendere in primo luogo il primato e i valori della nostra Carta Costituzionale. Per dire no alle intolleranze e ai razzismi. “Mobilitiamoci e facciamoci sentire – ha aggiunto il sindaco- scendiamo in piazza insieme a tante forze pacifiste e democratiche, insieme all’Anpi e a chi ha sempre difeso l’antifascismo, in questo momento serve la partecipazione popolare per ribadire con fermezza il nostro no a certe reminiscenze xenofobe, razziste e discriminatorie".

“Il prefetto conferma la narrazione anticostituzionale per cui i fascisti sarebbero una forza politica come le altre, e non dei criminali -si legge in documento di Potere al Popolo Firenze- Potere al Popolo! Sarà presente in piazza delle Carceri alla contromanifestazione antifascista, perché il fascismo è un reato e non un'opinione, per cui le formazioni fasciste come Forza Nuova devono essere sciolte immediatamente e non gli deve essere concesso alcuno spazio di agibilità. Denunciamo la connivenza della destra di governo: impossibile vietare la manifestazione ad un partito costituzionalmente riconosciuto commentano i leghisti.

Di questo riconoscimento dobbiamo senz'altro ringraziare anche il PD, che da un lato tollera, quando è al governo, le manifestazioni fasciste, dall’altro agita lo spauracchio del fascismo per porsi come argine alla barbarie nonostante le politiche lacrime e sangue che di certo hanno sdoganato il fascismo facendolo riemergere come forza di “opposizione”. Le lacrime di coccodrillo della Bonafè, segretaria regionale del PD, non ci fanno dimenticare ad esempio l'operato di Minniti, predecessore di Salvini al ministero degli interni e appartenente allo stesso partito della Bonafè, che scaldò il cuore delle destre con le sue politiche razziste e antidemocratiche”.

“In piazza per affermare i valori democratici”: Riccardo Prestini, candidato sindaco della coalizione “Calenzano Insieme” formata da Partito Democratico e Calenzano Futura, invita a partecipare sabato 23 marzo alla manifestazione “Intolleranza zero” a Prato, promossa da Cgil, Cisl, Uil e varie associazioni tra cui Anpi e Aned. Il corteo nasce in risposta alla manifestazione organizzata da Forza Nuova. “La data scelta per l’iniziativa di Forza Nuova coincide con i cento anni della fondazione dei Fasci italiani di combattimento - dichiara Prestini - pertanto la politica, le associazioni e la società civile non possono che scendere in piazza per ribadire pacificamente i valori democratici, su cui si fondano le nostre comunità”. “Preoccupa il silenzio - prosegue Prestini - e quindi lo ‘sdoganamento’ da parte del Ministro dell’Interno di iniziative come queste, che nei contenuti richiamano il fascismo e periodi bui di una storia che speravamo di esserci lasciati alle spalle.

E’ fondamentale non solo contrastare e prendere le distanze da Forza Nuova, ma anche dalle forze politiche che di fatto legittimano chi proclama messaggi di razzismo e xenofobia. Anche da Calenzano vogliamo ribadire con forza i valori alla base della nostra Costituzione: tolleranza, libertà, democrazia”.

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