​La psicoterapia cognitivo comportamentale: prove scientifiche di alta efficacia

Ansia, depressione, attacchi di panico, ossessioni, disturbi alimentari (anoressia, bulimia, ecc.) disturbi del sonno e sessuali.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 giugno 2018 09:52
​La psicoterapia cognitivo comportamentale: prove scientifiche di alta efficacia

Sono questi solo i più comuni tra i problemi psicologici che stanno assumendo proporzioni sempre più dilaganti, anche a Firenze, colpendo milioni di italiani che troppo spesso non sanno come affrontarli, come afferma il prof. Gabriele Melli, presidente dell’Istituto IPSICO di Firenze. I medici di base sono del tutto impreparati a riguardo e il più delle volte si limitano a prescrivere con leggerezza ansiolitici e antidepressivi, che talvolta aiutano ma difficilmente risolvono e che non sono affatto esenti da effetti collaterali talvolta importanti.

Nell’immaginario collettivo, come nelle rappresentazioni televisive e cinematografiche, la psicoterapia è vista come un processo lunghissimo, costoso e spesso poco efficace; viene erroneamente identificata come la vecchia psicoanalisi di Freud o Jung, in cui si passano anni stesi sul lettino a parlare della propria infanzia e a raccontare i propri sogni.

Oggigiorno invece le cose sono ben diverse! La psicoterapia è diventata a tutti gli effetti una scienza, sottoposta a rigide indagini empiriche, e gli approcci cognitivo comportamentali hanno mostrato una grande efficacia, spesso superiore a quella degli psicofarmaci, soprattutto per i disturbi d’ansia, ossessivo-compulsivi, depressivi, alimentari, del sonno e sessuali, oltre che per tutti i problemi relazionali, esistenziali e sociali anche se questi non culminano in un franco disturbo clinico.

La terapia cognitivo comportamentale è orientata allo scopo e al cambiamento (più che alla ricerca di presunte cause remote), relativamente breve (solitamente meno di un anno con sedute a cadenza settimanale), diretta e pragmatica. Il paziente ha un ruolo attivo nel suo processo terapeutico, che si svolge come una normale consulenza professionale vis-a-vis, e il terapeuta solitamente illustra i meccanismi che la ricerca scientifica ha mostrato essere alla base della genesi e del mantenimento del disturbo psicologico lamentato per poi fornire strategie e strumenti pratici volti a superarlo nel più breve tempo possibile.

Vi sono ormai centinaia di studi pubblicati sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali che testimoniano l’efficacia di questo tipo di approccio, ormai largamente offerto da psicoterapeuti specializzati anche sul territorio italiano, ma proprio per il suo largo successo molti professionisti dichiarano di praticare la terapia cognitivo comportamentale anche se provengono da una formazione diversa e non hanno adeguata esperienza e aggiornamento in tal senso.

Non esistendo purtroppo quasi alcun servizio pubblico che sia in grado di erogare servizi di buon livello di questo tipo, occorre rivolgersi a centri seri e qualificati, seppur privati, che garantiscano l’alta preparazione dei professionisti che operano al suo interno. La psicoterapia, infatti, può essere un’esperienza eccezionale, in grado di liberarci da problemi altamente invalidanti che abbassano, e talvolta distruggono, la qualità di vita; ma può essere anche un’esperienza estremamente deludente, oltre che costosa, qualora si incappi in professionisti o strutture che offrano servizi sulla base del proprio credo, delle proprie teorie e dei propri metodi, che non siano quelli di comprovata efficacia e raccomandati dalla comunità scientifica internazionale.

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