La Fiorentina si suicida a Lecce

I viola prendono un gol poi nella ripresa trovano il pari e vanno in vantaggio ma subiscono due gol nel recupero

Alessandro
Alessandro Lazzeri
03 febbraio 2024 01:21
 La  Fiorentina  si  suicida a Lecce

Una notte horror per i quattrocento tifosi giunti a Lecce. La Fiorentina riesce a perdere nei minuti di recupero dopo aver ribaltato con una buona dose di fortuna l'iniziale svantaggio. La sconfitta viene dopo una serie di insuccessi e di vittorie a volte fortunose: La squadra è in crisi dai primi di dicembre anche se alcune partite vinte ai rigori o in seguito a un'azione fortunata avevano nascosto i limiti di una squadra che si era trovata con scarso merito al quarto posto in classifica. Adesso inizia una crisi che dovrà essere risolta da Italiano che dovrà motivare una squadra che sembra aver perso un'identità di gioco. Anche il mercato di gennaio, che ha portato in viola Faraoni e Belotti, ha mancato di quell'esterno necessario al sistema di gioco di Italiano costretto a schierare come esterno a Lecce l'impalpabile Nzola.

La cronaca, della gara ci dice di una squadra quasi allo sbando che si fa sovrastare almeno per un tempo da un Lecce volitivo e determinato. Italiano sbaglia la formazione facendo giocare Nzola in un ruolo, quello di esterno che non è nelle corde dell'angolano. Abbiamo visto Beltran non riuscire a trovare un pallone giocabile, un centrocampo fragile, una difesa agevolmente penetrabile.

La gara comincia con un pressing viola nella metà campo avversaria. Nzola si allarga sulla destra e mette un pallone in area che è facile preda di Falcone. Al sesto Sottil crossa per Biraghi che sbaglia tutto. La Fiorentina prova a far gioco ma è lenta e imprecisa. Il Lecce attende ed è veloce nelle ripartenze. La prima occasione è dei pugliesi con un colpo di testa di Kaba che colpisce la traversa. I viola sono in difficoltà non riescono facilmente a chiudere sulle veloci incursioni del Lecce.

Aln 14' Martinez Quarta atterra Almqvist al limite dell'area. Oudin batte la punizione che filtra in mezzo alla barriera che si apre e lascia passare il pallone che s'infila in rete per il vantaggio del Lecce. La Fiorentina , dopo aver subito un gol da polli o comunque non da campionato di serie A, appare incapace di reagire. A centrocampo, vista l'assenza di Arthur, non c'è nessuno in grado di impostare il gioco. Solo iniziative individuali e inefficaci, mentre il Lecce imperversa.

Al 26' Krstovic colpisce il palo, due minuti dopo è Gallo a penetrare in area ma è contrastato con successo da Duncan

Al 35′ la prima occasione per la Fiorentina: su cross di Biraghi, arriva Faraoni, che di testa manda sul fondo. Non si vede una manovra corale nella Fiorentina, solo sparuti tentativi individuali come un tiro di Bonaventura di poco sopra la traversa.

Dopo un primo tempo inguardabile, dove il passivo poteva essere più ampio, Italiano opera tre sostituzioni. Toglie Quarta,Bonaventura e Duncan e manda in campo Milenkovic, Mandragora e Belotti. La Fiorentina appare più determinata e al quinto trova il pari con un gran tiro dalla distanza di Mandragora La Fiorentina insiste e ci prova servendo in area Nzola che non tira..

La Fiorentina prova a costruire ma i giocatori del Lecce sono più veloci. Al diciannovesimo Banda anticipa Milenkovic, ma in uscita salva Terracciano

Al 20' Italiano schiera Gonzalez per Sottil Al 22′ il portiere Falcone serve erroneamente Beltran che è bravo a mettere in rete e a portare in vantaggio i viola Italiano toglie Beltran per Parisi. I viola gestiscono il vantaggio e al 43' colpiscono la traversa con Belotti. Un gol mancato che avrebbe chiuso la partita ma due minuti dopo il Lecce trova il pareggio con Piccoli che salta di testa in area, anticipa i difensori viola e batte Terracciano. La gara non è finita perché due minuti dopo, i viola invece di gestire i minuti che restano alla fine della partita, lasciano l'iniziativa al Lecce che attacca.

Prima Terracciano respinge un tiro di Krstov poi è infilato da Dorgu che regala al Lecce un'insperata vittoria. La Fiorentina subisce il ribaltone e denota tutta l'immaturità di una squadra che ancora una volta non sa gestire il risultato. Auguriamoci che Italiano riesca a rivitalizzare una squadra che sembra in crisi di risultati e di gioco

Vincenzo Italiano ha parlato a DAZN dopo la sconfitta con il Lecce: “Serviva un po’ di malizia in più. Avevamo un corner al 49’, sono dettagli inallenabili secondo me: basta un po’ di furbizia nel gestirla visto che il Lecce non ne aveva più, invece ti ritrovi senza punti. Peccato perché avevamo reagito bene, Parisi ha avuto la palla del 3-1 e abbiamo preso una traversa con Belotti. Peccato perché abbiamo perso punti pesanti e vedremo dove andarli a prendere”.

A proposito di crisi di risultati : “Non siamo partiti bene in questo 2024. Abbiamo un po’ rallentato e in qualche partita abbiamo commesso qualche errore dal dischetto che non ci ha permesso di far punti. Oggi si aggiunge questa parte finale di gara non attenta. Dobbiamo fare di più sotto tanti aspetti, per come l’avevamo preparata. Volevamo raccogliere punti, ma non ci siamo riusciti”.

Sulle due punte : “L’abbiamo riproposto in tante situazioni. Oggi eravamo in svantaggio e non mi era piaciuto il primo tempo. Dovevamo presentarci con un altro atteggiamento e un altro sviluppo in attacco. Belotti ha fatto bene, così come Mandragora e Gonzalez, ma 4 minuti di follia non ci permettono di gioire a una reazione ben fatta”.

Lecce-Fiorentina 3-2

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo (29’ st Joan Gonzalez); Kaba (29’ st Dorgu), Blin, Oudin (22’ st Piccoli); Almqvist, Krstovic, Banda (33’ st Sansone). Allenatore: D’Aversa.

FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Faraoni, Ranieri, Quarta (1’ st Milenkovic), Biraghi; Lopez, Duncan (1’ st Mandragora); Sottil (19’ st Nico Gonzalez); Beltran (34’ st Parisi), Bonaventura (1’ st Belotti); Nzola. Allenatore: Italiano.

Arbitro: Giua di Olbia

Reti: 16’ pt Oudin; 4’ st Mandragora; 21’ st Beltran; 46’ st Piccoli; 47’ st Dorgu.

Note: ammoniti Quarta, Almqvist; Ranieri, Banda, Gendrey, Nico Gonzalez

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