La disforia di genere diventa una disforia istituzionale

Giani e Bezzini: “Relazione non consegnata alla Regione, anticiparne i contenuti è un vulnus”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 aprile 2024 17:04
La disforia di genere diventa una disforia istituzionale

Firenze, 6 aprile 2024- Criticità sarebbero emerse all’ospedale Careggi di Firenze in merito alle terapie concernenti la disforia di genere.

“Purtroppo le nostre preoccupazioni riguardo il Centro di Careggi per la disforia di genere dei minori sono state confermate dalle risultanze dell’audit del Ministero della Sanità. In particolare, gli ispettori ministeriali hanno rivelato che non sempre è stato garantito il supporto psicologico ai minori sottoposti al trattamento con triptorelina cosi come previsto dalla determina Aifa del 2019; criticità in merito alla presenza de neuropsichiatra infantile;la mancata trasmissione all'agenzia del farmaco dei dati di monitoraggio clinico. Purtroppo avevamo ragione noi quando dicevamo che nel Centro non era presente un neuropsichiatra infantile, del resto bastava guardare la pianta organica per capirlo.

Risulta poi che il Ministero abbia già invitato la Regione Toscana ad attivarsi per correggere queste criticità. È grave che la Regione non abbia riferito di aver ricevuto la comunicazione del Ministero. L’assessore Bezzini faccia una comunicazione urgente in Commissione Sanità, lunedì chiederò al Presidente Sostegni di convocare una seduta straordinaria. La situazione è di una gravità inaudita. Non seguire le procedure previste dagli organi preposti per il trattamento della disforia di genere dei minori, significa manipolare la vita dei nostri figli. È inaccettabile, dovranno essere presi seri provvedimenti” così Diego Petrucci, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, componente della Commissione Sanità.

“È inquietante che su una materia così delicata vengano anticipati pubblicamente alcuni contenuti, con modalità da campagna elettorale, relativamente a una relazione ispettiva che non è stata ancora consegnata alla Regione Toscana. Si tratta di un grave vulnus istituzionale. Quando la relazione ci verrà messa a disposizione faremo un approfondimento di merito e risponderemo al Ministero della Salute con lo spirito di leale collaborazione che da sempre ci contraddistingue” commentano il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e l’assessore regionale al Diritto alla Salute, Simone Bezzini.

"La relazione degli ispettori inviati al centro per la disforia di genere di Careggi dal ministero della salute, è stata inviata dal ministero stesso alla Regione Toscana mercoledì scorso. Il presidente Giani e l'assessore Bezzini, prima di rimediare figuracce imbarazzanti, dovrebbero almeno informarsi e parlare con i loro uffici, prima di accusare il ministero, il senatore Gasparri e il sottoscritto di avere compiuto scorrettezze istituzionali".

Così il coordinatore regionale di Forza Italia Toscana Marco Stella replica ai vertici della Regione."L'unico scandalo che vedo in questa vicenda - sottolinea Stella - sono i minori avviati verso pesanti trattamenti ormonali senza una previa adeguata indagine psichiatrica e psicologica, in base a quello che emerge dalla risposta del Ministero all'interrogazione del senatore Gasparri, che ringraziamo per aver acceso i fari su questa vicenda. Il governatore Giani si impegni, piuttosto, a verificare l'adeguamento di Careggi alle disposizioni del Ministero della Salute circa il trattamento di minori affetti da presunta disforia di genere.

L'assessore Bezzini si dimetta, perché ci ha mentito dicendo che in quel Centro andava tutto bene. Come fanno a gestire la Regione se non sanno neanche gestire il rapporto con i loro uffici?".

“Siamo di fronte a una gravissima violazione del principio di leale collaborazione tra le istituzioni. Apprendere dalle agenzie di stampa i contenuti di una relazione ministeriale che ancora non è stata trasmessa alla Regione Toscana e all’Assessorato al Diritto alla salute ha dell’incredibile. La destra sta usando le istituzioni per fare campagna elettorale su temi estremamente delicati che richiederebbero la massima cautela. L’uso dei poteri ispettivi da parte di un ministero non può trasformarsi in un’attività di propaganda per una parte politica, men che meno alla vigilia delle elezioni europee e amministrative” rende noto Sinistra Civica Ecologista.

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