In una settimana 6 arresti a Firenze

Evade dagli arresti domiciliari per vendere abusivamente bastoncini per i selfie, arrestato dalla Polizia Municipale. Arrestato ad Altopascio l'autore di una rapina avvenuta nel ravennate

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 aprile 2015 18:13
In una settimana 6 arresti a Firenze

Ieri sera la polizia ha arrestato un cittadino ungherese di 44 anni sorpreso a rubare la lussuosa borsa di una turista straniera (oltre 1000 euro di valore commerciale) in un ristorante di via Zannoni. Secondo quanto ricostruito dagli agenti intorno alle 21.00 l’uomo, entrato nel ristorante insieme ad un complice, avrebbe immediatamente individuato la vittima chiedendo espressamente di sedere al tavolo accanto alla donna. Una volta accomodati entrambi, il compare avrebbe poi abilmente afferrato la borsa della malcapitata passandola all’arrestato sotto il tavolo.

Ma proprio in quel momento un cameriere del locale che si era improvvisamente chinato per raccogliere un tovagliolo, si è trovato di fronte la scena mandando così all’aria il piano dei malviventi. Una volta scoperti i due hanno mollato la refurtiva affrettandosi velocemente verso l’uscita dove però ad ostacolarli c’era il personale del ristorante verso il quale hanno reagito per guadagnarsi la fuga. Una pattuglia della Squadra Mobile è subito intervenuta riuscendo a bloccare il 44enne mentre il complice è riuscito a far perdere le proprie tracce.

Il cittadino ungherese dovrà ora rispondere di rapina impropria in concorso. Sempre per il medesimo reato, in settimana gli stessi uomini della Squadra Contrasto al Crimine Diffuso hanno arrestato anche un 22enne cileno che approfittando della pausa pranzo aveva tentato un colpo in una gioielleria in via Baracca. Il giovane, ripreso dalle videocamere di sorveglia dell’esercizio, si è avvicinato all’ingresso del laboratorio; poi, dallo zaino ha tirato un grosso scalpello con il quale ha forzato la porta.

Ma una volta dentro il locale si è trovato davanti uno dei proprietari. Il ladro è scappato di corsa inseguito dai due titolari della gioielleria a bordo di uno scooter. Il fuggitivo ha addirittura tentato di farli cadere dalla sella per farla franca. Ma pochi attimi dopo gli agenti della Squadra Mobile lo hanno trovato accovacciato dietro una siepe lungo l’argine del Mugnone. Per tentato furto aggravato in concorso, in manette sono invece finite due cittadine croate di 19 e 33 anni sorprese dalla polizia dopo che avevano tentato di forzare la porta di un’abitazione in pieno centro storico.

Le donne erano state seguito da viale Don Minzoni da un poliziotto in borghese, che libero dal servizio, si era insospettito quando aveva visto le due suonare insistentemente i campanelli dei condomini. Arrivati nei pressi di piazza Signoria sono riuscite ad entrare in un palazzo forzando il portone con una lastra di plastica. Una volta dentro hanno provato ad entrare in un appartamento e quando sono uscite dallo stabile hanno trovato ad aspettarle una pattuglia.

Addosso avevano due grossi cacciaviti e due lastre di plastiche notoriamente utilizzate per forzare le porte chiuse senza mandate. Nei giorni scorsi le volanti hanno inoltre arrestato un cittadino serbo di 23 anni preso dopo aver messo a segno, in orario notturno, una sequenza di furti su almeno 15 autovetture parcheggiate tra via di Novoli e via Baracchini. La refurtiva, interamente recuperata, è stata restituita ai legittimi proprietari.

In via Guelfa, infine, qualche giorno fa, è finito in manette un cittadino tunisino di 42 anni responsabile di una serie di tentati furti aggravati ai danni di almeno 3 esercizi commerciali del centro. Secondo quanto ricostruito dalle immagini di videosorveglianza e da alcune testimonianze lo straniero avrebbe prima infranto la vetrina di due ristoranti, in via Porta Rossa e Borgo San Lorenzo. Scoperto in entrambi i casi, da uno dei proprietari nel primo e dalla vigilanza privata nel secondo, si è dato alla fuga a mani vuote.

Poi, circa due ore dopo, è riuscito ad entrare in una copisteria in piazza San Marco. Da qui l'uomo, braccato dalle volanti, ha provato a scappare verso il centro, ma è stato fermato dagli agenti. Il soggetto era già noto alle forze dell’ordine.Continuano i controlli mirati contro l’abusivismo commerciale e la vendita irregolare di alcolici in centro da parte della Polizia Municipale. Da giovedì a questa mattina i vigili hanno effettuato 39 sequestri in centro per oltre 1.500 oggetti, sei gli episodi di resistenza e due esercizi multati per la vendita di bevande alcoliche al di fuori dell’orario e a minorenni. Nel corso di una operazione antiabusivismo gli agenti hanno anche trovato una persona evasa dagli arresti domiciliari.

È accaduto giovedì in piazza Duomo. Una pattuglia della Polizia Municipale in servizio di contrasto alla vendita abusiva aveva cercato più volte di dissuadere un uomo dall’effettuare la sua attività di vendita dei bastoni utilizzati per i selfie, ma sempre questi non accennava a smettere e anzi ricominciava non appena la pattuglia si allontanava. Alla fine, all’ennesimo ripetersi della cosa, gli agenti hanno deciso di interrompere definitivamente l'attività di vendita, ma l’uomo ha reagito prima tentando di fuggire, dopo cercando di colpire gli agenti con pugni e gomitate.

Alla fine per lui sono scattate le manette ed è stato accompagnato in uffici per i controlli. Dagli accertamenti di rito è emerso che l’uomo, C.E.M. 31 anni di nazionalità marocchina in possesso di un regolare permesso di soggiorna, era noto alle forze dell’ordine con tre nominativi diversi e che doveva finire di scontare gli ultimi sei mesi di detenzione per una precedente condanna agli arresti domiciliari. L’uomo era uscito di casa nella finestra di due ore autorizzate per motivi di cura, ma poi non era rientrato all’orario previsto, preferendo dedicarsi alla vendita abusiva di merce.

Per lui è quindi scattato l’arresto per evasione ed è stato accompagnato presso la sua abitazione. Ieri si è svolta l'udienza di convalida dell'arresto, che ha convalidato gli atti rinviando di una settimana l'udienza del processo per direttissima. A carico dell’uomo, accompagnato presso l’abitazione, è stato disposto un regime di detenzione più restrittivo. Rimanendo sul tema del contrasto all’abusivismo, giovedì e venerdì nel corso si sono registrati 6 episodi di resistenza con altrettanti fermi per identificazione.

In tre casi si è proceduto alla fotosegnalazione per mancanza documenti: per due uomini è scattata la denuncia per violazione norme immigrazione, per il terzo perché aveva il permesso scaduto. Trentanove i sequestri da giovedì a stamani ed oltre 1.500 gli oggetti sequestrati. Inoltre la scorsa notte è stato multato un suonatore non autorizzato in piazza Santa Trinita (gli è stato anche sequestrato lo strumento) e multati due esercizi: uno in Borgo Santissimi Apostoli per la vendita di bevande alcoliche fuori orario e per la somministrazione a minore; uno in via Pellicceria per la somministrazione di bevande alcoliche a minori.

Nella serata di ieri i militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia carabinieri di Lucca, unitamente a quelli della dipendente Stazione di Altopascio, hanno tratto in arresto un cittadino albanese, classe 1987, destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Ravenna, perché riconosciuto, unitamente ad altri tre complici già tratti in arresto nel mese di gennaio 2015 dalla Compagnia CC di Faenza, quale responsabile della rapina a mano armata avvenuta il 13 ottobre 2013 in Faenza ai danni del ristorante “La cartiera”. Il fatto era avvenuto alle ore 21.30 circa seminando ovviamente il terrore tra i clienti che in quel momento erano all’interno del locale. La rapina aveva loro fruttato la somma di euro 700. Durante la fuga i malviventi, inseguiti dal titolare del ristorante, avevano esploso al suo indirizzo un colpo di arma da fuoco al fine di farlo desistere.

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