Il Comune dopo il Comune

Le istituzioni municipali in Toscana (secc. XV-XVIII) nel volume edito da Olschki

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 settembre 2022 21:55
Il Comune dopo il Comune

Il Comune dopo il Comune, le istituzioni municipali in Toscana (secc. XV-XVIII) è il titolo del volume che raccoglie gli atti della giornata di studi che ha avuto luogo a Montevarchi il 22 maggio 2021. Il libro, a cura di Daniele Edigati e  Lorenzo Tanzini, è edito da Olschki Editore nella Biblioteca storica toscana (cm 17 × 24, viii-186 pp. con 4 tavv. f.t. a colori € 30,00).

La storia comunale dei secoli del Basso Medioevo ha marcato le città toscane in maniera profonda, dal punto di vista architettonico, culturale, della memoria pubblica. I saggi di questo volume, presentati al convegno di studi tenuto a Montevarchi nel maggio 2021, vogliono indagare un aspetto specifico e non sempre valorizzato di questa storia del ‘Comune dopo il Comune’: la continuità delle strutture istituzionali municipali di età comunale dopo il XV secolo, cioè all’interno delle strutture politiche dell’Antico Regime, sia nell’ambito dello stato territoriale fiorentino - poi mediceo – sia nelle esperienze delle città di Siena e Lucca.

La storia delle istituzioni cittadine di quei secoli, spesso trascurata dalla storiografia, è qui messa compiutamente in luce sottolineando la rilevanza delle strutture, dei valori e delle tipologie documentarie tipicamente comunali in un lunghissimo periodo fino alla stagione del riformismo settecentesco. Siena, Lucca, Pisa, Pistoia, Arezzo, Prato elaborano a partire dal Quattrocento le proprie istituzioni cittadine, a volte perpetuando le strutture e i rituali di età comunale, a volte enfatizzando alcuni caratteri di quell’assetto politico, ma sempre mantenendosi orgogliosamente nel solco di un passato che era portatore di prestigio e riconoscimento anche di fronte a Firenze.

I saggi consentono quindi di riscoprire i temi di una importante fase di storia toscana, di mettere in luce le potenzialità documentarie ancora inespresse e soprattutto di ridiscutere le tradizionali scansioni cronologiche alla luce di una nuova prospettiva di ricerca.

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