Ieri la scomparsa di Giuliano Gori

Era imprenditore tessile e collezionista d'arte contemporanea

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 gennaio 2024 16:19
Ieri la scomparsa di Giuliano Gori

E' di ieri la notizia della morte, all'età di 93 anni, di Giuliano Gori, collezionista d'arte e mecenate pratese. Imprenditore tessile, che ha fondato con la moglie la “Gori Tessuti”, azienda che da Prato si è trasferita a Calenzano, Giuliano Gori è noto per il suo amore per l'arte, per la sua esperienza che lo ha portato ad creare un’importante collezione d'arte ospitata nella Fattoria di Celle a Santomato (Pistoia), con tante installazioni di artisti contemporanei di valore internazionale distribuite nel parco.

Il sindaco e la Giunta del comune di Calenzano esprimono cordoglio e vicinanza ai figli e ai suoi cari: “Anche per il forte legame - commenta il sindaco Riccardo Prestini - che Giuliano Gori nel corso della sua esistenza di imprenditore e di appassionato d'arte, ha stretto con Calenzano consideriamo la sua scomparsa una grave perdita per la nostra comunità e ci stringiamo attorno alla famiglia, ricordandolo con affetto”.

È stato grazie al suo interessamento, al coinvolgimento della Fondazione della Cassa di Risparmio di Prato e ai suo rapporti con l’artista, che nella primavera del 2009 fu collocata all'uscita dell'autostrada di Calenzano l'opera dell'israeliano Dani Karavan intitolata Tempo. Un’opera diventata punto di riferimento ed elemento identitario dell'accesso a Calenzano e alla Piana.

"Con Giuliano Gori se ne va il Novecento dell'arte della nostra città e della sua relazione con il mondo - dichiarano il sindaco di Prato Biffoni e l'assessore Mangani -. Imprenditore, innovatore, amante riamato degli artisti e delle artiste, ha fatto della storica Fattoria di Celle il prototipo italiano dell'arte ambientale grazie all'intuito, alla capacità di sperimentare, alla sapienza nell'interpretare le possibilità che un luogo immerso nella natura poteva offrire. Lewitt, Cecchini, Burren, Barni, Corneli e mille altri hanno lavorato con lui e per lui in una relazione feconda e unica.

Assieme a Bertini è stato decisivo per l'arrivo di Henry Moore a Prato e ancora nel 2012 grazie a lui la collezione pubblica del Museo di Palazzo Pretorio si arricchisce della donazione Lipschitz. Socio fondatore del centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, capostipite di una famiglia innamorata dell'arte contemporanea, Giuliano Gori è stato esempio inimitabile e libero. Ai figli, ai nipoti, ai familiari tutti un pensiero e un abbraccio".

“Ci sono uomini che con la loro passione, la loro generosità, la loro intelligenza riescono a costruire esperienze di bellezza e creatività che diventano patrimonio di tutti. Giuliano Gori, geniale ideatore della straordinaria collezione d’arte ospitata nella Fattoria di Celle a Pistoia, è stato uno di questi”. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, lo ricorda così “Fin dagli anni ‘70 – prosegue – Gori fu protagonista di questa straordinaria esperienza, invitando a realizzare opere d’arte artisti di livello internazionale e grazie a lui la Toscana ha potuto ospitare una delle esperienze di land art più importanti in Europa”.

“Giuliano Gori – ricorda da parte sua l’assessore Stefano Ciuoffo – ha saputo unire le qualità del grande uomo d’impresa con quelle dell’appassionato d’arte, accompagnando la sensibilità per i nuovi linguaggi del contemporaneo con la valorizzazione dei contesti ambientali chiamati a sposarsi con le creazioni degli artisti”.

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