I primi 100 anni dell'Università di Firenze

Ampio programma di iniziative nel 2024 per l’anniversario dell’Ateneo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 ottobre 2023 18:52
I primi 100 anni dell'Università di Firenze

L’Università di Firenze si prepara a celebrare i suoi 100 anni, a partire dal prossimo febbraio 2024. L’istituzione dell’Università di Firenze, infatti, avvenne con decreto del 1923 che entrò in vigore dall’anno accademico 1924-25.

In realtà Unifi ha origini molto più antiche, che risalgono allo Studium Generale, voluto dalla Repubblica fiorentina nel 1321 e poi trasferito a Pisa dai Medici.

Per salutare la ricorrenza del centenario, l’Ateneo ha promosso un ricco programma di manifestazioni presentate oggi nel corso di una conferenza stampa dalla rettrice Alessandra Petrucci. L’avvio delle celebrazioni coinciderà con la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, a inizio febbraio, ma alcuni eventi anticiperanno il centenario già in questo scorcio d’anno.

La storia. Alla storia dell’Ateneo sarà dedicato un volume in uscita nel corso del 2024, curato dal comitato scientifico dei 100 anni (coordinato da Bernardo Sordi e composto da Fulvio Conti, Emanuela Ferretti, Donatella Lippi, Antonella Salvini, Andrea Zorzi), cui hanno contribuito tutte le aree disciplinari dell’ateneo.

È già stato, invece, pubblicato e presentato oggi un agile instant book in cui il percorso dei cento anni di Unifi è accompagnato dalle vignette di Emilio Giannelli, che riescono a sdrammatizzare anche i momenti più complessi di questa storia.

Al recupero della documentazione storica dell’Ateneo fa riferimento anche un altro progetto che sarà avviato nel 2024, finalizzato alla digitalizzazione delle schede anagrafiche degli iscritti all'Ateneo dalla sua fondazione ad oggi.

La Specola. Uno dei primi appuntamenti sarà l’attesa riapertura del Museo della Specola, dopo gli interventi di riqualificazione e restauro, fissata per il 21 febbraio 2024, data di nascita dello stesso Museo, che nel 2025 compirà 250 anni. Attesa, inoltre, per il 2025 anche l’apertura al pubblico del giardino storico di Villa La Quiete, attualmente oggetto di un intervento di recupero.

Arte. Nel programma del centenario, avrà particolare rilievo l’incontro con l’arte contemporanea, attraverso due grandi progetti: la mostra dello scultore Onofrio Pepe e l’iniziativa dal titolo “Fuori sede. L’arte contemporanea va all’Università”, con installazioni di opere d’arte in sedi universitarie, secondo un percorso che proseguirà anche oltre il 2024.

La città e l’Università. Partecipano all’anniversario numerosi enti e istituzioni, che hanno voluto contribuire con iniziative proprie, anche in collaborazione con Dipartimenti e Centri dell’Ateneo, a conferma del rapporto che lega l’Università al territorio: 41 gli enti che hanno aderito.

La campagna di comunicazione. “Da un secolo, oltre.” è lo slogan scelto per il centenario, che valorizza le antiche radici dell’Ateneo e invita a guardare al futuro, attraverso l’impegno per le nuove generazioni. Volti della campagna studentesse e studenti Unifi, ritratti nel loro quotidiano vissuto nelle aule, nelle biblioteche, nei laboratori.

Gli Alumni. In occasione del centenario sarà costituita anche la comunità degli ex alunni dell’Ateneo, che saranno protagonisti di iniziative a favore delle nuove studentesse e studenti.

Leonardo tra Firenze e Milano. Oltre all’Ateneo fiorentino, anche la Statale di Milano festeggia i 100 anni nel 2024: le due Università promuovono insieme un’iniziativa, dedicata a Leonardo da Vinci, attraverso due incontri di studio che affronteranno alcuni aspetti della sua multiforme personalità, in maniera integrata e complementare.

Il programma. Il calendario degli oltre 80 eventi in programma è in via di definizione: sarà tutto disponibile sul sito www.centenario.unifi.it

La rettrice Alessandra Petrucci ha detto: “Ricordare i 100 anni per l’Università di Firenze non è tanto un momento celebrativo, ma un’occasione di riflessione sul valore della sua presenza nella realtà cittadina, nazionale e non solo. L’Università vuole vivere questo momento come un’occasione di incontro con tutti i portatori d’interesse dell’Ateneo e come una sfida per potenziare la sua azione, secondo le sue missioni istituzionali. Il legame con il territorio è forte e saldo, come dimostra l’adesione di tanti enti e istituzioni, che hanno voluto significare la loro vicinanza storicizzata all’Ateneo. Se molte iniziative puntano al coinvolgimento dei cittadini, i protagonisti del centenario e oltre - come recita il nostro motto - saranno proprio studentesse e studenti, come sempre destinatari dell’impegno e della costante attenzione dell’Ateneo”.

Bernardo Sordi, coordinatore del Comitato scientifico per i 100 Anni dell’Università di Firenze, ha aggiunto: “Il comitato ha promosso, con il volume Firenze e l’Università. Passato, presente e futuro, una retrospettiva sull’Ateneo come istituzione complessiva di sapere, cultura, conoscenza, calata in un ricchissimo tessuto sociale: quello fiorentino. Gli obiettivi erano duplici: da un lato costruire un racconto unitario, finalmente leggibile nella sua interezza e nella lunga durata, sulla travagliata storia degli insegnamenti universitari a Firenze, dal tardo Medioevo sino al presente; dall’altro valorizzare un focus specifico sulle relazioni con la Città, le sue istituzioni politiche, sociali, culturali, nel suo percorso centenario, certo, ma anche in una prospettiva proiettata verso il futuro, nello spirito di un’istituzione che intende attingere dalle sue profonde radici l’energia vitale per alimentare il proprio sviluppo intellettuale e formativo”.

Marco Pierini prorettore al trasferimento tecnologico, attività culturali e impatto sociale ha dichiarato, inoltre: “Attraverso la comunità degli Alumni, per la prima volta in Ateneo, intendiamo creare una rete di relazioni e di opportunità a sostegno della realizzazione delle carriere e delle aspirazioni dei nostri studenti. Nello stesso tempo offrire ai nostri laureati la possibilità di riscoprire un legame di appartenenza con l’habitat dove è avvenuta la propria formazione”.

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