Guardie giurate senza riposo giornaliero: scatta la replica

Graziano Niccolai, Presidente del Globo Vigilanza, ribatte alle accuse del sindacato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 maggio 2015 23:21
Guardie giurate senza riposo giornaliero: scatta la replica

“"Ho avuto modo di vedere l'articolo in cronaca del 7 maggio in merito alla situazione creata dal Sindacato UIL dove si affermano delle colossali menzogne che solo un sindacato come la UIL può fare, sindacato che ha rifiutato di firmare il Contratto Nazionale di Categoria, che ha avuto il primo tapiro nero per avere assunto una persona in nero, che ha un rappresentante sindacale da noi licenziato e denunciato alla procura della repubblica di Lucca perché mentre beneficiava di permessi handicap trascorreva la notte dell'ultimo dell'anno al Mandela Forum e poi se ne andava a sciare -scrive a Nove da Firenze Graziano Niccolai, Presidente del Globo Vigilanza- Non si vede come non firmando un contratto questo sindacato abbia poi la sfacciataggine di fare riferimento ad una violazione delle norme contrattuali (che comunque non cita perché elastiche e conformi a quanto il nostro istituto applica) aggiungendo anche la violazione di legge per la quale dopo avere denunciato i fatti all'ispettorato del lavoro di Lucca ha ottenuto la risposta che non esiste alcuna violazione citando sia l'art.

41 comma 3 del D.L. 112/08 che l'interpello n.20 del 20.3.09 del Ministero del Lavoro. Tale sindacato che semina malcontento dimentica di dire che il nostro istituto ha stipulato accordi sindacali per la reperibilità con la CGIL e con la CISL e quindi ritiene che noi, l'Ispettorato del Lavoro e questi due sindacati non si sia attenti alle problematiche della sicurezza sul lavoro; evidentemente la sua posizione è strumentale ad altri fini. Ma le false verità vanno oltre perché viene affermato che il nostro istituto costringe le stesse guardie giurate a prestare la loro opera in assenza di copertura del ponte radio che non permette comunicazioni con la centrale operativa mentre il nostro sistema di comunicazioni comprende ben 8 ponti radio ed inoltre tutte le pattuglie dispongono di un sistema di georeferenziazione con un apparato personal tracker dotato di gps, di apparato uomo a terra e di telefono push to talk collegato direttamente con la centrale operativa, sistemi che però sono invisi ai sindacati perché temono che possano essere usati come controllo a distanza dell’attività lavorativa e quindi sono spesso sabotati da chi dovrebbe usarli come strumento della propria sicurezza”.

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