Protezione civile: esercitazione in Garfagnana

Sperimentato a Castelnuovo il nuovo modello per la gestione dei fragili durante le emergenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 ottobre 2023 21:49
Protezione civile: esercitazione in Garfagnana

Castelnuovo di Garfagnana, 13 ottobre - È stato testato in Garfagnana il nuovo modello per la gestione dei fragili durante le emergenze. Oggi (13 ottobre), nell’ambito della settimana nazionale della Protezione civile, il comune di Castelnuovo di Garfagnana ha ospitato per la prima volta in Italia un’esercitazione per la gestione di disabili, anziani, donne incinta, bimbi piccoli.

Esercitazione Valutazione Esigenze Individuali Lucca 

E.V.E.I.LU23 è cominciata ufficialmente alle ore 10.32, quando è stata simulata una prima scossa di terremoto. Sono state coinvolte tre aree del comune di Castelnuovo e, sia nell'organizzazione che nello svolgimento, il Dipartimento nazionale, la Regione Toscana (con il Dipartimento di protezione civile e il Coordinamento regionale maxi-emergenze funzione sanità), la Prefettura e la Provincia di Lucca, l’Azienda USL Toscana nord ovest, l’Unione comuni Garfagnana e, naturalmente, il Comune di Castelnuovo, con l’intero sistema di Protezione civile, comprensivo delle associazioni di volontariato.

Approfondimenti

Il fulcro dell’esercitazione è stato il Centro Operativo Comunale di Castelnuovo, che ha testato così la sua operatività con la verifica delle 34 aree di attesa, attraverso la procedura di gestione delle persone fragili prevista dal piano comunale. La sede amministrativa Asl di Pontardeto è stata invece il centro di “ammassamento” per gli infermieri.

Sono state messe in atto le nuove procedure per l’individuazione dei soggetti fragili, con la partecipazione attiva e l’impiego all’interno del Centro operativo, dei medici e degli infermieri dell'Azienda USL Toscana nord ovest e dei volontari sanitari delle Misericordie, Anpas e Croce Rossa. Hanno operato per tutta la giornata squadre Scheda valutazione esigenze immediate, composte da infermieri e altre squadre SVEI formate da volontari.

Alle ore 8, nell'area allestita nel parcheggio dello Stadio Comunale di Castelnuovo di Garfagnana, è stata effettuata la registrazione dei volontari, partecipanti, osservatori e valutatori. Si sono registrati in totale: 138 volontari, 39 mezzi e 17 tecnici.

L’apertura del Centro Operativo Comunale è avvenuta alle 10.32, a seguito del primo allarme per una scossa. Nel centro di attesa predisposto al Circolino del Piano Pieve risultavano presenti circa 30 persone di cui 7 fragili. Alle 11.10 sono arrivati i componenti delle squadre “Svei volontariato” e poi Svei infermieri. Alle 11.47 era stato effettuato il triage a tutte le persone, con 10 codici rossi (di cui 2 minori), nessun codice giallo e 16 codici Verdi.

Alle 13.36 è stata simulata la seconda scossa, questa volta con due scenari diversi in contemporanea è quindi con due aree di attesa. Dunque, una situazione assai più complessa di quella del mattino, con un numero complessivo di persone coinvolte ancora più rilevante. Subito sono state fatte partire le squadre per le due aree di attesa ed è stato aperto il Centro assistenza, vicino allo stadio di Castelnuovo, operativo già alle 13.47. Le persone “fragili”, tra cui molte donne con bambini piccoli, sono state trasferite proprio al Centro assistenza. Alla fine il bilancio dell’operazione pomeridiana è stato di 51 codici rossi e 17 gialli, tutti gestiti in maniera adeguata.

L’esercitazione si è chiusa alle ore 16, mentre alle 16.30 al Teatro Alfieri in via Guglielmo Marconi si è tenuto il convegno sulla gestione della popolazione vulnerabile nelle emergenze di Protezione civile.

Il direttore sanitario dell’Azienda USL Toscana nord ovest Giacomo Corsini e il direttore amministrativo Gabriele Morotti hanno evidenziato che è fondamentale poter contare su un modello di gestione delle persone fragili in emergenza esportabile anche agli altri territori.

“L’esercitazione di oggi - hanno sottolineato Corsini e Morotti - è stata resa possibile da una grande sinergia tra enti, associazioni e altri soggetti interessati. E’ stato infatti costituito un gruppo di lavoro coordinato dalla Regione Toscana che ha impostato e attuato le varie fasi, a partire dalla necessaria formazione che è iniziata già alla fine di agosto e che è stata rivolta sia alle persone vulnerabili autonome o potenzialmente autonome sia a volontari, infermieri e medici”.

Da qui il ringraziamento dei vertici Asl al Dipartimento nazionale di Protezione civile, alla Protezione civile della Regione Toscana, alla Protezione civile della Provincia di Lucca, al Sindaco e alla Protezione civile del Comune di Castelnuovo, all'Unione dei Comuni della Garfagnana, ai volontari delle varie associazioni di volontariato locali di Protezione civile e sanitarie e del Coordinamento provinciale del volontariato. E poi un ringraziamento speciale a tutto il Sistema Sanitario Regionale, al personale Asl (medici e infermieri adeguatamente formati), e in particolare agli operatori della Centrale 118 Alta Toscana, al Volontariato Sanitario (Misericordie, Anpas e Croce Rossa), al Coordinamento Regionale Maxi Emergenze - Funzione sanità, al Referente Sanitario per le Emergenze, al responsabile di Zona Distretto della Valle del Serchio, a tutti i collaboratori locali delle varie professioni, al direttore del Dipartimento della Medicina generale, ai medici di famiglia e ai pediatri di famiglia del territorio che hanno avuto un ruolo attivo nell’esercitazione.

Il test di oggi - il primo di questo tipo in Italia - è stato effettuato nel Comune di Castelnuovo di Garfagnana, individuato dalla Regione Toscana in quanto, da qualche anno, ha sviluppato una specifica procedura per la gestione delle fragilità in emergenza all'interno del proprio piano di protezione civile e vanta quindi esperienza in questo campo.

“La protezione civile è diventata ormai da anni una parte importante dell’impegno a servizio delle nostre comunità. Abbiamo avuto più volte modo, purtroppo, di mettere alla prova le capacità e la generosità dei nostri fratelli e sorelle di Misericordia, che hanno sempre risposto nel modo migliore” ha detto il presidente della Federazione regionale Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi, a Castelnuovo Garfagnana.

“E’ importante, specie in un territorio come il nostro – ha aggiunto Corsinovi - farsi trovare pronti e svolgere quindi costantemente formazione ed esercitazioni. Questa esercitazione in particolare ci stava a cuore, perché concentrata sulla presa in carico delle persone più fragili. A ben vedere, è l’essenza stessa del nostro impegno come Misericordie: guardare ai più deboli, agli ultimi, non lasciando mai nessuno da solo.”

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