​Futuro del Siena tra volontarietà o obbligatorietà dei play off

Un rebus di ardua comprensione quello della C che attende il consiglio federale del 8 giugno per capire il suo destino: il Siena studia le sue mosse

Giuseppe
Giuseppe Saponaro
07 giugno 2020 01:23
​Futuro del Siena tra volontarietà o obbligatorietà dei play off

8 giugno 2020. Solo questa data ci svelerà l'immediato futuro . Prima, davvero poco si può dire con Carrarese, Pontedera, Siena, Arezzo, Pistoiese e Pianese, le squadre toscane (tutte del girone A), che sono ansiose di capire cosa accadrà.

Esclusa a priori la possibilità di una prosecuzione del torneo, resta da capire come sarà studiata la formula dei play off e dei play out. Il vero nodo, nel primo caso, appare la volontarietà o obbligatorietà nella partecipazione con sfide che, prevedibilmente e per quanto possibile, saranno con la regola dello scontro diretto (senza andata e ritorno).

Il discorso, ovviamente, riguarda anche il Siena che sta alla finestra in attesa di capire: per valutare e poi trarre conclusioni. Il protocollo sanitario da rispettare, le responsabilità da assumersi sono ostacoli non di poco conto anche se dovrebbe esserci un contributo economico che sarà erogato a chi giocherà.

La Robur è ferma alla lettera del dottor Domenico Di Mambro, responsabile sanitario, che ha parlato chiaro: “La gestione dei protocolli presentati dalla FIGC e licenziati dal Comitato tecnico-scientifico del Ministero della Salute prevedono che sul responsabile sanitario della società, figura oltretutto non riconosciuta a livello federale, si riversino oneri lavorativi difficilmente rispettabili, in virtù del fatto che, come nella maggior parte dei casi in serie C, il mio impegno nel calcio è secondario rispetto all'attività che svolgo”.

Il professionista ha rincarato la dose: L’applicazione dei protocolli attuali risulta praticamente impossibile nelle strutture che ogni giorno utilizza la società”.

E' chiaro che una normale ragionevolezza lascia pensare che tante altre società siano nella stessa situazione del Siena.

Dall'altra parte ci sono compagini, come la Carrarese, che hanno fatto capire, da subito, di volersi giocare, fino in fondo, le proprie chance di promozione: “Fin dall'inizio di questa stagione sportiva, Carrarese Calcio 1908 S.r.l. ha apertamente dichiarato di coltivare ambizioni di vertice, avendo programmato ed effettuato rilevanti investimenti nell'allestimento della rosa, anche rinunciando ai contributi federali previsti per l’utilizzo dei giovani calciatori, al fine di poter coltivare con forze e professionalità già pronte ed esperte, il proprio obiettivo dichiarato, che è sempre - e solo - stato quello della promozione in Serie B”. Per questo la società, già dal 7 maggio, si diceva convinta che il campo dovesse decidere.

Come finirà? Per noi la strada migliore prevederebbe un'adesione volontaria in modo da dare alle società, tutte, la possibilità di scegliere. In ogni caso, tutto dovrà essere fatto nella massima correttezza e cercando il più ampio consenso degli attori in gioco affinché ricorsi e prese di posizione trasversali non precedano la palla che rotola.

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