Oggi 4 novembre 2019, dalle ore 10, presso l’Istituto Comprensivo Maddalena Bertani di Pisa è presente il Centro mobile di sostegno e supporto contro il cyberbullismo del Moige con il personale esperto per incontrare i ragazzi, i docenti e i genitori.
La tappa di Pisa rientra nel tour nazionale della campagna “Giro dell’Italia: Centro mobile di sostegno e supporto per le vittime di bullismo e cyberbullismo”, promossa dal MOIGE - Movimento Italiano Genitori con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e il patrocinio di Anci e della Polizia di Stato.
Tra gli strumenti operativi, oltre al centro mobile e al personale esperto di supporto, la rete di oltre 2.300 Giovani Ambasciatori, un numero verde e un sms dedicato.
IL PROGETTO
“Giro dell’Italia: Centro mobile di sostegno e supporto per le vittime di bullismo e cyberbullismo” è un progetto promosso dal MOIGE, con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e il patrocinio di Anci e della Polizia di Stato. Raggiungerà 462 scuole primarie e secondarie di I e II grado del territorio nazionale per informarli e formarli contro i pericoli del cyberbullismo e per un web sicuro.
Attraverso la metodologia del peer to peer, con attività educational interattive, materiali didattici e open day sarà promossa una maggiore consapevolezza delle problematiche legate all’utilizzo improprio del web, con particolare riferimento al fenomeno delle ‘fake news’.
I punti qualificanti dell’azione progettuale riguardano:
- il Tour del “Centro mobile di prevenzione, sostegno e supporto contro il bullismo e il cyberbullismo”, un ufficio itinerante che raggiungerà direttamente le scuole e i comuni che lo richiederanno con gli psicologi esperti della Task force antibullismo del MOIGE;
- la formazione diretta di oltre 2.300 “Giovani ambasciatori contro il bullismo”, cinque alunni per scuola che diventeranno Ambasciatori della lotta al cyberbullismo rappresentando un punto di riferimento a cui i ragazzi potranno rivolgersi per chiedere aiuto o per segnalare eventuali episodi di bullismo e cyberbullismo che si verificano all’interno dell’istituto di appartenenza.
La costruzione della “Rete degli Ambasciatori” garantisce efficacia e maggiore impatto al progetto perchè i ragazzi, attraverso la loro esperienza diretta e supportati dai docenti e dalla Task del MOIGE, saranno in grado di formare altri ragazzi come “Ambasciatori” dell’Istituto;
- la formazione su piattaforma dedicata per i docenti, che permetterà loro di acquisire crediti formativi;
- il coinvolgimento diretto dei genitori nelle attività di formazione e sensibilizzazione;
- il coinvolgimento degli stakeholder locali nelle attività onfield per l’avvio di una collaborazione in rete tra famiglie, Enti del terzo settore, Istituzioni, Amministrazioni locali, Forze dell’Ordine ed enti privati, per mettere a sistema azioni congiunte elaborate sul bisogno della comunità e sulla capacità di risposta di ciascun territorio locale.
Il numero verde 800 93 70 70 e il numero di messaggistica 393 300 90 90 semplifica il contatto con i minori per le richieste di informazioni, aiuto, sostegno.
I DATI DEL MOIGE
I dati dell’indagine sul cyberbullismo e sull’utilizzo dei social, coordinata dal Prof. Tonino Cantelmi dell’Università Europea di Roma, ha un campione di ricerca costituito da ben 2.778 ragazzi dagli 8 ai 18 anni.
È una generazione super tecnologica e iperconnessa: l’81% afferma che tutti i dispositivi presenti a casa sono connessi ad internet.
L’intero totale del campione controlla i propri profili online, il 55% li aggiorna più e più volte nel corso della giornata per non tralasciare nessun dettaglio di ciò che accade.
I ragazzi sono connessi su più social contemporaneamente, fino ad arrivare anche a 5, i più utilizzati sono: Instagram 77,4%, Youtube 62,3%, Snapchat 35,7% e in netto declino rispetto agli anni precedenti Facebook 33,9%.
In merito all’utilizzo degli smartphone, circa il 21% del campione abitualmente gira video e li diffonde tramite i social.
Il 31% del campione ha dichiarato di essere stato un “cyberbullo”, facendo girare video imbarazzanti per prendere in giro i compagni e 1 su 2 condivide immagini personali. Un dato allarmante soprattutto se pensiamo al fenomeno del sexsting.
Preoccupanti i dati sulle fake news: ben 8 ragazzi su 10, cioè l’83% del campione, non verifica la veridicità dei contenuti che legge online e il 47% ritiene poco corrette e attendibili le informazione su Internet.Non si procede, dunque, ad un controllo più approfondito delle notizie nonostante ci sia il sospetto di trovarsi di fronte alla possibilità di essere mal informati.
8 ragazzi su 10 si fidano solo delle loro capacità personali e dell’istinto per distinguere le informazioni vere da quelle false, con un’alta esposizione al rischio di validare notizie false.
Inoltre, più della metà del campione (circa il 55%) ha dichiarato di aver creduto ad una fake news.
Emerge, infine, un basso controllo sulla vita online dei ragazzi: il 63% del campione esplora il web in solitudine, nella propria stanzetta o in giro per casa con un pc portatile.