Eolico in Mugello: il Tar Toscana ha respinto i ricorsi

Confermata la validità dell'iter autorizzativo. Monni: "Dà ragione a chi vuole contrastare i cambiamenti climatici"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 gennaio 2024 21:28
Eolico in Mugello: il Tar Toscana ha respinto i ricorsi

Il Tar Toscana ha respinto i ricorsi delle associazioni ambientaliste circa il progetto di impianto eolico nell'area Monte Giogo di Villore, nel Mugello. Sono stati respinti i due ricorsi avanzati dal Comune di San Godenzo e dalle associazioni Italia nostra e Cai contro il Provvedimento autorizzatorio unico regionale rilasciato dalla Regione Toscana nel febbraio 2022 per la realizzazione del nuovo impianto eolico a cavallo tra i comuni di Vicchio e Dicomano (con opere accessorie nei comuni di San Godenzo e Rufina). La Presidenza del Consiglio dei ministri aveva respinto già nel settembre 2022 l'opposizione presentata dallo stesso Comune di San Godenzo e dal Ministero della cultura.

Via libera dunque al progetto che contribuirà a tagliare le emissioni di CO2 di 40 mila tonnellate all’anno. Sette aerogeneratori con una potenza installata complessiva di quasi 30 MW, che produrrà energia pulita per circa 100 mila utenze in Mugello.

Il Gruppo AGSM AIM non ha mai avuto dubbi sull'esito della sentenza data la robustezza dell'iter autorizzativo ampio, profondo e dettagliato. AGSM AIM esprime quindi particolare soddisfazione per l'ampiezza dell'esito in quanto il TAR ha indicato il ricorso improcedibile, inammissibile e infondato. Il Tar non si è limitato ad un rigetto del ricorso per motivi formali, ma ha ripercorso le scelte compiute nell’arco dell’iter e, alla luce di queste, ha ritenuto infondati i motivi riportati dai ricorrenti.

Un progetto che è indicato da Legambiente come uno dei cantieri della transizione ecologica, una lista di progetti distribuiti su tutto il territorio nazionale per declinare la conversione verso un modello energetico fondato su efficienza e fonti rinnovabili.

“La sentenza del Tar toscano – ha detto l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni – ha riconosciuto la correttezza del procedimento condotto dagli uffici regionali, rilevando in particolare che è stata svolta una corretta ponderazione degli interessi pubblici, ritenuti prevalenti. Ringrazio dunque i nostri tecnici per l’efficace lavoro svolto. Il giudizio espresso dal tribunale amministrativo regionale considera sia gli studi e le elaborazioni effettuate dall’azienda che ha proposto l’impianto, sia le misure di mitigazione e monitoraggio e le misure prescrittive imposte in sede di Conferenza dei servizi.

Dunque il parco eolico di Monte Giogo di Villore sarà realizzato e questa è una buona notizia per la salute dell’ambiente e per la lotta ai cambiamenti climatici. Chi contrasta lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili fa un danno all’ambiente e a quello stesso paesaggio che dice di voler difendere. Questa sfida epocale non può essere rinviata e passa unicamente dalle scelte sostenibili e lungimiranti che compiamo oggi”.

Questo il commento del sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa: "Prendiamo atto della sentenza del Tar, che si è pronunciato in modo netto sull'iter autorizzativo della Regione. Ora avanti con l'intervento, si proceda nei tempi stabiliti del crono-programma, con attenzione massima all'ambiente e i ripristini dell'area interessata come chiesto e previsto. Dal Mugello contribuiamo alla transizione energetica green della Toscana e dell'Italia, per un domani più sostenibile".

Legambiente ha partecipato all’Inchiesta Pubblica, all’interno della procedura di VIA, svoltasi tra maggio e agosto 2020, producendo osservazioni migliorative nel merito del progetto. “Accogliamo con soddisfazione la notizia dello sblocco del progetto eolico di Villore – dichiarano Stefano Ciafani e Fausto Ferruzza, rispettivamente presidenti nazionale e regionale di Legambiente – perché la crisi climatica ci obbliga ad adottare contromisure risolute e coerenti non solo in tema di adattamento (comparto nel quale nei giorni scorsi abbiamo già ribadito la nostra determinazione a raggiungere il target di consumo di suolo zero nel minor tempo possibile), ma anche nella mitigazione.

Decarbonizzare la nostra economia e, più in generale, i nostri stili di vita sarà infatti il macro/obiettivo su cui ci dovremo esercitare, tutti, nei prossimi anni se vorremo davvero combattere quella febbre del pianeta, di cui il programma UE Copernicus* ci ha appena parlato nei giorni scorsi”.

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