Ebrei: oggi il ricordo della deportazione al binario 16

Le assessore Giuliani e Meucci alla cerimonia nella stazione di Santa Maria Novella

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 novembre 2023 17:54
Ebrei: oggi il ricordo della deportazione al binario 16

Un’irruzione nei locali della comunità ebraica di via Farini segnò, ottanta anni fa, il destino di molti ebrei fiorentini. Era l’alba del 6 novembre 1943 quando i nazisti decisero di colpire la comunità ebraica, circa trecento persone catturate e ammassate nella stazione di Santa Maria Novella, destinate a non tornare. Tre giorni dopo, il 9 novembre, i vagoni piombati partirono meta il campo di sterminio di Auschwitz, dove gli ebrei giunsero il 14 novembre: 193 prigionieri furono immediatamente uccisi nelle camere a gas. Nell’elenco dei deportati figuravano anche otto bambini nati dopo il 1930 e 30 anziani, nati prima del 1884. La più piccola aveva appena tre mesi, la più anziana 93 anni.

Stamani il ricordo della deportazione al binario 16 della stazione di Santa Maria Novella con una cerimonia alla presenza, tra gli altri, dell’assessora alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani, l'assessora all'università e alla ricerca Elisabetta Meucci, il rabbino capo Gadi Piperno, il presidente della Comunità ebraica Enrico Fink."Una cerimonia che acquista ancor valore di fronte alla nuova ondata di antisemitismo che sta toccando anche l'Italia - ha sottolineato l'assessora Giuliani - come la distruzione delle pietre d’inciampo e le parole d’ordine nei cortei. L'antisemitismo è qualcosa che chiama tutti ad agire. E a ricordare, come oggi, i lutti e le tragedie che provocato questa ideologia aberrante".

Presenti anche i consiglieri Antonella Bundu, Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune:“Come ogni anno il nostro gruppo era presente, con la capogruppo, alla commemorazione in ricordo della partenza del primo convoglio di deportati Ebrei e deportate Ebree, del 9 novembre 1943, promossa dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Comunità Ebraica di Firenze.Insieme alla Famiglia del Gonfalone di Palazzo Vecchio c'erano l’Assessora Giuliani e il suo predecessore Martini.Le nostre posizioni su Israele si accompagnano alla consapevolezza di quanto l’antisemitismo sia ancora presente nelle nostre società, così come l’islamofobia e altre forme di razzismo.

C’è una specificità per le ebree e gli ebrei da tenere sempre presente, senza cimentarsi in una impossibile classifica delle tragedie.La memoria, il ricordo e la storia sono strumenti importanti per evitare la barbarie. Nessuna difficoltà deve accompagnare queste tematiche. Le guerre di oggi ci dicono quanto poco dal passato l'umanità abbia imparato, quindi la cosa peggiore sarebbe dimenticare”.

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